17 MAGGIO 1999 nr. 28 Notiziario a cura del Museo Internazionale Croce Rossa Castiglione delle Stiviere (MN) ---------------------------------------------------------------------------------- Tutti gli articoli di questo numero sono tradotti dall'instancabile Luigi Micco 1. ICRC NEWS 17 - 18 - 19 2. Prima riunione degli Stati parti al Trattato d'Ottawa, Maputo, Mozambico, 3-7 maggio 1999 3. Rivista Internazionale della Croce Rossa - Marzo 1999 - volume 81 - n. 833 Editoriale 4. Rivista Internazionale della Croce Rossa - Marzo 1999 - volume 81 - n. 833 Indice degli argomenti 5. Annullo speciale per il 50° anniversario delle Convenzioni di Ginevra (1949-1999)
-------- 1 --------- ICRC NEWS 17 Crisi nei Balcani (Albania) Il CICR raggiunge i bisognosi di aiuto a Bajram Curri. Il CICR ha portato aiuti in un'area isolata dell'Albania settentrionale dove non è presente nessun'altra organizzazione internazionale umanitaria per la scarsa sicurezza ambientale. La settimana scorsa un elicottero del CICR ha portato cibo e medicine nella città di Bajram Curri in Tropojë, il distretto nel nord dell'Albania. I rifugiati arrivano in Tropojë, al confine con la Repubblica Federale di Iugoslavia, in condizioni di sicurezza particolarmente precarie, dovute specialmente a problemi di criminalità. Oltre ai 2.200 rifugiati del distretto, non lontano 4.000 persone sono state sfollate dai villaggi vicini al confine. Maggiore assistenza sarà data ai rifugiati ed agli sfollati giunti a Tropojë ed all'ospedale di Bajram Curri, dove vengono curati circa 15 feriti di guerra ogni giorno. Il CICR continua a collaborare da vicino con la Croce Rossa Albanese e la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rosse Per portare sollievo ed assistenza medica alla popolazione dei rifugiati in Albania. Il CICR si sforza anche di rispondere alle numerose domande delle persone Che hanno perso i contatti con i parenti in Albania. Attualmente il principale servizio è la trasmissione di un notiziario radio, che ha permesso a migliaia di rifugiati di far conoscere le propria condizioni ai propri parenti, e collegamenti telefonici in sei villaggi e città, che danno loro la possibilità di parlare direttamente alle loro famiglie, in tutto il mondo. Per maggiori informazione: Daloni Carlisle, CICR Tirana, tel. +871 761 846 110 Amanda Williamson, CICR Ginevra, tel. +41 22 730 2678 Durante il fine-settimana del primo e 2 Maggio 1999, per informazioni, chiamare l'addetto stampa Suzanne Berger, al 41 79 217 32 01 ICRC NEWS 18 CRISI NEI BALBANI:CICR RIUNISCE FAMIGLIE SEPARATE Il personale del CICR che si occupa dei ricongiungimenti, che lavora in Albania e nell'ex Repubblica Iugoslava di Macedonia, per la prima volta è riuscito a riunire i membri di alcune famiglie, divise dalla fuga dal Kosovo nei due Paesi vicini. ETIOPIA / ERITREA:CICR VISITA PRIGIONIERI CATTURATI DI RECENTE Delegati del CICR hanno fatto visita a circa 300 Eritrei prigionieri di guerra, tra 17 e il 19 aprile. I prigionieri capitolati in febbraio durante operazioni di guerra tra l'Eritrea e l'Etiopia, sono tenuti attualmente in un accampamento di transito. SUDAN:SEMINARIO SULLA GHIRURGIA DI GUERRA Il CICR ed il corpo sanitario militare del Sudan hanno tenuto un seminario di tre giorni sulla chirurgia di guerra a Khartoum dal 27 al 29 aprile. SUD AFRICA:ESERCITAZIONE DI PEACE-KEEPING Due delegati del CICR hanno preso parte ad una esercitazione di peace-keeping di quattro giorni denominata "Blue Crane" - la più grande esercitazione mai organizzata in Africa. ICRC NEWS 19 - 12/5/99 CRISI NEI BALCANI L'ASSISTENZA ALLE VITTIME DEGLI ATTACCHI AEREI IN IUGOSLAVIA FA UN PASSO IN AVANTI La delegazione del CICR a Belgrado, insieme alla Croce Rossa Iugoslava, ha aumentato l'assistenza alle vittime degli attacchi aerei in varie parti del Paese. CRISI NEI BALCANI RIUNIFICAZIONI FAMILIARI: CRESCE IL NUMERO DELLE RICHIESTE Dall'inizio della crisi, il CICR ha censito quasi 650 minori non accompagnati in Albania e nella ex Rupubblica Iugoslava di Macedonia e oltre 1200 famiglie hanno chiesto aiuto per ritrovare dei figli o oltre persone vulnerabili. GUINEA-BISSAU RIPRESA DEI COMBATTIMENTI: LA CROCE ROSSA EVACUA I FERITI Nella sera del 6 maggio le truppe governative fedeli al Presidente Vieira e le forze ribelli condotte dal Generale Mane si sono scontrate per la quarta volta dalla tregua firmata nell'agosto del 1998. AFGHANISTAN RIPRESO IL PROGRAMMA DI VACCINAZIONE NELLA PROVINCIA DI PARWAN Dopo oltre due anni di interruzione dovuti al conflitto, il programma di vaccinazione è ripreso nella provincia di Parwan, a nord di Kabul. -------- 2 --------- Il seguente documento proviene dal sito web del Comitato Internazionale della Croce Rossa - Ginevra. E' stato notato solo il 10 maggio e subito tradotto da Luigi Micco, la data del 30 aprile riportata all'inizio è quella di pubblicazione sul sito CICR per cui l'articolo parla di una riunione che si deve ancora tenere. Noi pubblichiamo comunque questa notizia, serve per sapere che non tutto si è fermato per la crisi nei Balcani: il Trattato di Ottawa costringe gli Stati Parte a procedere nelle attività che gli stessi si sono prefissati. Verrà sicuramente pubblicata la relazione di questa riunione, la tradurremo e la pubblicheremo. Maria Grazia Baccolo 30 aprile 1999 Prima riunione degli Stati parti al Trattato d'Ottawa, Maputo, Mozambico, dal 3 al 7 maggio 1999 I rappresentanti di circa cento Stati si riuniranno a Maputo (Mozambico) dal 3 al 7 maggio, in occasione della prima riunione degli Stati parti alla Convenzione sul divieto d'uso, di stoccaggio, di produzione e di trasferimento delle mine antiuomo e sulla loro distruzione (chiamato "Trattato d'Ottawa"). Conformemente alle norme d'applicazione della Convenzione, la riunione è stata convocata dal segretario generale dell'ONU. I dibattiti verteranno in primo luogo sulla necessità di rinforzare il coordinamento e l'assistenza nel campo dello sminamento, della distruzione delle scorte, degli aiuti alle vittime e della sensibilizzazione al problema delle mine e i partecipanti dovranno raggiungere un quadro comune sui rapporti che presenteranno gli Stati sul rispetto dei loro impegni. Durante la conferenza, il CICR presenterà dei contributi sull'assistenza alle vittime, sulle legislazioni nazionali di applicazione e su delle precise questioni tecniche. Il primo rapporto de "Landmine Monitor", un osservatorio della società civile che segue i progressi d'insieme realizzati dalla comunità internazionale nella messa in opera del trattato sul divieto delle mine antiuomo e nella lotta contro il problema delle mine su scala mondiale, sarà presentato durante la riunione della Campagna internazionale per la messa al bando delle mine antiuomo. ** Segue tabella delle firme, ratifiche ed adesioni alla Convenzione del 1997 sul divieto d'uso, di stoccaggio, di produzione e di trasferimento delle mine antiuomo e sulla loro distruzione, al 20 aprile 1999: -------- 3 --------- Rivista Internazionale della Croce Rossa Marzo 1999 - volume 81 - n. 833 Editoriale "Tutte le azioni umanitarie s'inseriscono in un contesto politico" scriveva Jacques Freymond nella sua opera "Guerres, Révolutions, Croix-Rouge" (1976). Di conseguenza, egli afferma, tutte le organizzazioni umanitarie devono "definire una politica umanitaria valida nel lungo periodo, fondata su un'analisi approfondita di questo contesto politico, dei tratti caratteristici di un'epoca, del suo clima sociale, della struttura delle società politiche, dell'interazione delle forze profonde, del sistema politico mondiale" (p. 77). Può essere utile sottolineare ciò che quest'anziano vicepresidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa dice in questo passaggio e ciò che egli non dice affatto. Freymond ricorda che la riflessione su "l'umanitario" non può svilupparsi in una scatola chiusa, se si vuole che l'azione umanitaria raggiunga il suo scopo. Raggiungere il proprio scopo, nel contesto che ci interessa - una situazione di conflitto -, significa essere vicini alle vittime delle violenze, migliorare la loro sorte ed evitare loro altre sofferenze. Ma questo "spazio umanitario" di cui l'azione umanitaria ha imperiosamente bisogno, non solo è circondato dalla politica, ma ancor più delimitato da essa. Freymond, conoscitore delle relazioni internazionali, non pretende certamente che "l'umanitario" debba sottomettersi alla "politica", o peggio ancora, che l'azione umanitaria possa validamente sostituirsi alle decisioni che non possono essere che politiche. Possiamo dunque considerare che, per meglio rispettare il suo impegno, "l'umanitario" deve esaminare e conoscere l'ambiente nel quale agisce, in modo che l'azione in favore delle vittime possa raggiungere il suo scopo. Questo primo numero della Rivista Internazionale della Croce Rossa, nella sua nuova forma è consacrata al "dibattito umanitario". È volutamente, che la redazione ha scelto un tema così vasto ed ha dunque lasciato un'ampia libertà agli autori nella scelta del soggetto da trattare. Non è probabilmente un caso se la maggioranza dei contributi tratta, in un modo o in un altro, del rapporto tra "l'umanitario" e la "politica" e cerca delle soluzioni ai problemi concreti che si pongono in questo contesto. Attraverso questo dibattito umanitario, la Rivista desidera aprire un nuovo capitolo della sua storia. La Rivista si da' una nuova missione e cambia vita. Comunque, non tradisce il mandato che Gustave Moynier, allora presidente del Comitato internazionale, aveva affidato al primo Bollettino, nel 1869:"Servendo tutto al perfezionamento dell'opera [della Croce Rossa], esso deve essere uno strumento di propaganda in suo favore". Oggi, la Rivista non serve più molto come mezzo di comunicazione in seno al Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Invece, più del passato, spera di servire da forum per dei dibattiti su delle questioni d'interesse umanitario e, di riflesso, contribuire a rinforzare la causa delle vittime della guerra e d'altre forme di violenze. In questo senso, la Rivista intende essere un, o piuttosto "il" periodico di politica, di azione e del diritto internazionale umanitario. Essa resterà, sotto un'altra forma che nel 1869, un "strumento di propaganda" in favore dell'opera della Croce Rossa. Per realizzare quest'obiettivo, la Rivista desidera aprire ancora più pagine ai contributi di differenti discipline al dibattito umanitario. È evidente che la materia richiama un approccio multidisciplinare. Questa apertura non esclude che la redazione continui ad accordare un interesse particolare ad una materia che è sempre stato uno dei punti forti della Rivista: l'analisi del diritto internazionale umanitario e il contributo al suo sviluppo. La redazione desidera consolidare il ruolo della Rivista come pubblicazione specializzata in diritto internazionale umanitario a cui far riferimento. Per riuscire in ciò, la Rivista deve anche diventare più attraente agli occhi del differente pubblico che essa raggiunge: i luoghi universitari, la classe politica nazionale ed internazionale che s'interessa ai problemi umanitari, il mondo della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, o ancora le persone responsabili della sicurezza interna o esterna del loro Paese. Il lettore giudicherà, dopo aver letto, o dato una scorsa, l'uno o l'altro degli articoli di questo numero e di quelli che seguiranno ad un ritmo trimestrale. In conclusione, la Rivista spera di creare un forum conviviale per promuovere il dibattito tra le persone che si occupano della causa umanitaria. Essa invita i suoi lettori a prendervi parte in maniera attiva. Il CICR e i suoi collaboratori assumeranno ugualmente il proprio ruolo. Prendendo come punto di partenza il centesimo anniversario delle prime Convenzioni dell'Aia (1899) e il cinquantesimo anniversario delle Convenzioni di Ginevra (1949), il numero di giugno 1999 svilupperà qualche tema attuale che riguarda il diritto internazionale umanitario. Il numero di settembre 1999 sarà consacrato, in ogni caso, a certe questioni che saranno all'ordine del giorno della XXVII Conferenza internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ginevra, dal 31 ottobre al 6 novembre 1999). È inteso che un numero consacrato ad un tema scelto conterrà ugualmente degli articoli su altri soggetti. (la Rivista) -------- 4 --------- Rivista Internazionale della Croce Rossa Marzo 1999 - volume 81 - n. 833
Indice degli argomenti Dibattito umanitario 5-Editoriale 8-Una nota dell'editore 11-Un futuro per il diritto internazionale umanitario e per i suoi principi? Paul Grossrieder 19-Il ruolo degli esiti umanitari nelle politiche internazionali degli anni '90 Adam Roberts 45-La sfida e l'azione per il diritto umanitario alle soglie del 21° secolo: Una prospettiva africana Fasil Nahum
55-Far accettare meglio il Comitato Internazionale della Croce Rossa sul terreno Jean Daniel Tauxe 63-Teoria e pratica della neutralità: qualche opinione sulle tensioni Larry Minear 73-"Peace-making" e prevenzione della violenza: il ruolo delle organizzazioni governative e non-governative Jan Egeland 85-Confliti armati, prevenzione e salute pubblica Rémi Russbach 103-Il gap dello sviluppo umanitario Jonathan Moore 109-La politica della separazione politico/umanitario Daniel Warner 119-Il diritto delle crisi interne e dei conflitti Tom Hadden e Colin Harvey 135-Possiamo celebrare il 50° anniversario delle Convenzioni di Ginevra? Gilbert Holleufer Croce Rossa e Mezzaluna Rossa 149-Il Movimento Intenazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Steven Davey e Jean-Luc Blondel Fatti e documenti 158-I principali obiettivi ai quali il CICR dovrà fare fronte nel 1999 - Conferenza stampa di Jean-Daniel Tauxe direttore delle operazioni, 20 gennaio 1999 162-Applicazione del diritto internazionale umanitario - Cronaca semestrale delle leggi e delle giurisprudenze nazionali, luglio-dicembre 1998 166-Rafforzamento del diritto internazionale umanitario attraverso il diritto penale nazionale 169-Il Centro Henry Dunant per il dialogo umanitario inizia le sue attività 172-Il CICR nel mondo 1998 174-Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 per la protezione delle vittime della guerra e Protocolli aggiuntivi dell'8 giugno 1977 Libri e riviste 182-Jonathan Moore (ed.) Hard choices:Moral dilemmasin humanitarian intervention Frédéric Mégret 186-T.M.C. Asser institut (ed.) Yearbook of intenational humanitarian law Hans-Peter Gasser 189-Françoise Bouchet-Saulnier Dictionnaire pratique du droit humanitaire Anne Ryniker 191-Anne-Marie La Rosa Dictionnaire de droit international pénal:termes choisis Marc Henzelin
193-Marianne Dubach-Vischer Mit Boot und Stethoskop Françoise Perret -------- 5 --------- 24 aprile 1999 Annullo speciale per il 50° anniversario delle Convenzioni di Ginevra (1949-1999) Il 12 agosto 1999 cadrà il cinquantenario delle Convenzioni di Ginevra. Queste Convenzioni, che rappresentano il cuore stesso del diritto internazionale umanitario, sono i principali strumenti internazionali che permettono di difendere la dignità umana in tempo di guerra e contano, tra i trattati internazionali, il più grande numero di ratifiche al mondo. Il diritto internazionale umanitario ha l'obiettivo di limitare le soffernze umane in periodo di conflitti armati e di evitare le atrocità. Oggi, pressocchè tutti i Paesi del pianeta sono firmatari delle Convenzioni di Ginevra. Gli Stati parti a questi strumenti si impegnano a: rispettare tutti i civili e i soldati che sono fuori combattimento, senza alcuna distinzione di carattere sfavorevole basata sulla razza, il colore, la religione o la fede, il sesso, l'origine o la fortuna, o qualsiasi altro criterio analogo;vietare i trattamenti disumani o degradanti, le torture, la presa di ostaggi, gli stermini di massa, le esecuzioni sommarie, le deportazioni, il saccheggio o l'arbitraria distruzione dei beni personali; autorizzare i delegati del CICR a visitare i prigionieri di guerra e gli internati civili e ad intrattenersi senza timore con i detenuti. All'alba del 21° secolo, questo anniversario è più che una semplice commemorazione. Questa è l'occasione di riflettere sul passato, assumere il presente e di guardare verso il futuro. Come custode delle Convenzioni di Ginevra e dei loro Protocolli Aggiuntivi (che completano le Convenzioni e pongono certi limiti al ricorso alla violenza durante le ostilità, al fine di proteggere meglio la popolazione civile), il CICR ha preso l'iniziativa di mettere in piede una grande campagna tesa a definire il ruolo del diritto umanitario nel contesto delle guerre moderne. Questa campagna, "Le voci della guerra", è concepita in modo da far partecipare chi ha conosciuto la guerra. Essa farà nascere un dibattito tra le persone che in ogni campo si interessano al diritto umanitario, come le strutture giutidiche, militari o governative, i responsabili di comunità, gli universitari, i giornalisti, il personale umanitario e i membri di organizzazioni internazionali. Parallelamente, il CICR sensibilizzerà il pubblico sulle regole esistenti e la loro importanza in tempo di guerra. Le autorità svizzere (la Svizzera essendo lo Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra del 1949) e il CICR sperano vivamente che questo annullo speciale contribuirà a questa presa di coscienza. Vendita il 5 maggio 1999 fino ad esaurimento delle scorte, negli uffici postali fino al 29 febbraio 2000, e negli uffici filatelici fino al 31 maggio 2000. Vendita anticipata il 27 aprile 1999. Per informazioni, rivolgersi alla Posta svizzera, al seguente indirizzo: Timbres-poste et philatélie Service clientèle 3030 Berne Suisse Fax: ++41 31 338 73 08 E-mail:
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