12 LUGLIO 2000 nr. 52 Notiziario a cura del Museo Internazionale Croce Rossa Castiglione delle Stiviere (MN) ----------------------------------------------------------------------------------
1- ICRCNEWS numeri 17-18-19-20-21-22-23 - Traduzione a cura di Roberto Arnò 2- Comunicato stampa congiunto CICR e Federazione del 14.4.2000 "Emblema Croce Rossa Mezzaluna Rossa: progressi" 3- Indice "Revue Internazionale Croix Rouge" Marzo 2000 nr.837 4- Editoriale "Revue" Marzo 2000 nr.837 Gli articoli ai nr.2-3-4 sono tradotti da Luigi Micco
------------------------- 1 ------------------------- ICRC NEWS 17 Venerdì 12 maggio 2000 SOMMARIO SUDAN: NUMEROSI FERITI DI GUERRA: Una nuova ondata di combattimenti in diverse aree del sud del Sudan ha comportato un ingente afflusso di feriti all'ospedale chirurgico del CICR di Lokichokio. Nonostante sia concepito per ospitare 560 pazienti, già dal 2 maggio ve ne sono ricoverati 646. FEDERAZIONE RUSSA / CAUCASO SETTENTRIONALE: IL CICR COMPIE TRE MISSIONI DI VALUTAZIONE A GROSNI: Nel corso della seconda settimana di aprile, una squadra di quattro collaboratori locali del CICR a svolto tre missioni di valutazione consecutive per determinare l'ampiezza dei bisogni nei tre settori delle core mediche, dell'approvvigionamento idrico e della situazione sanitaria. Una quarta missione è in corso. ALGERIA: E' STATA COMPLETATA UNA SECONDA SERIE DI VISITE AI DETENUTI: Tra il 20 di marzo ed il 6 di maggio, conformemente all'accordo concluso con il Governo algerino nel 1999 con cui si consente al CICR di accedere ai luoghi di detenzione, i delegati hanno completato una seconda serie di visite. CAMBOGIA: CENTINAIA DI AMPUTATI VENGONO AIUTATI: Nel gennaio scorso, i delegati hanno determinato la situazione degli amputati nell'area di Anlong Veng, nel nord della Cambogia vicino al confine con la Tailandia, lungamente sotto il controllo dei Khmer Rossi. Sono state identificate 361 persone che necessitano di arti artificiali. YUGOSLAVIA / KOSSOVO: MINE E ORDIGNI INESPLOSI: GARANTIRE LA SICUREZZA CON IL SORRISO E LE CANZONI: La favola di Cappuccetto Rosso, che è servita ad insegnare a generazioni di bambini che non sempre le cose sono come le vediamo, ha fornito agli istruttori del programma di prevenzione contro le mine in Kossovo il veicolo perfetto per mettere in guardia contro la minaccia silenziosa delle mine terrestri. ICRC NEWS 18 Giovedì 18 maggio 2000 SOMMARIO SIERRA LEONE: PROSEGUONO GLI AIUTI NONOSTANTE LE DIFFICOLTA': Nonostante la nuova ondata di combattimenti iniziati il 5 maggio, le attività del CICR in Sierra Leone proseguono. Non appena le ostilità sono riprese, il CICR e la Croce-Rossa locale hanno istituito un posto di pronto soccorso sull'asse Hastings-Waterloo, nell'area di Freetown, dove si sono verificati degli scontri violenti. FEDERAZIONE RUSSA / CAUCASO SETTENTRIONALE: INIZIANO LE VISITE DEL CICR AI DETENUTI: Mercoledì 17 maggio, sono iniziate le visite dei delegati del CICR alle persone detenute dalle autorità russe in connessione al conflitto in Cecenia. REPUBBLICADEMOCRATICA DEL CONGO: AIUTI DEL CICR PER GLI OSPEDALI: Il 14 maggio, un aereo del CICR è atterrato a Kisangani, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, con 1.200 kg di materiale medico a bordo. REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO: IL CICR RICONGIUNGE I BAMBINI CON LE LORO FAMIGLIE: Così tanto tempo è passato da quando Raphael Kyanga ha visto per l'ultima volta i suoi figli, di sei, otto e tredici anni, che gli è ancora molto difficile credere che la sua famiglia possa presto essere nuovamente riunita. FEDERAZIONE RUSSA / CAUCASO SETTENTRIONALE: CONTINUANO GLI SFORZI PER ASSICURARE LE CURE MEDICHE A GROZNY: Nel corso di una visita di verifica condotta la settimana scorsa dal personale del CICR a Grozny, tre dei principali ospedali sono stati riforniti di materiale medico aggiuntivo per aiutarli a continuare il trattamento dei pazienti a fronte di enormi difficoltà. YUGOSLAVIA / KOSOVO: L'ACQUA SI PORTA VIA I SEMI DELLA SPERANZA: Quando l'anno scorso, finita la guerra, Shaban Zeneli e la sua famiglia sono tornati alla loro fattoria a nord di Pristina, era pronto ad affrontare mesi di duro lavoro per ridare un futuro alla sua famiglia. ICRC NEWS 19 Giovedì 25 maggio 2000 SOMMARIO LIBANO: IL CICR INTENSIFICA GLI SFORZI IN SEGUITO AL RITIRO ISRAELIANO: Nel corso degli ultimi due giorni, le squadre del CICR si sono impegnate attivamente per far fronte alle necessità umanitarie più urgenti della popolazione civile conseguenti al rapido ritiro delle forze armate israeliane dal Libano meridionale. SIERRA LEONE: ASSISTENZA AGLI SFOLLATI E PROCCUPAZIONE PER I BAMBINI-SOLDATO: Nel corso della settimana, lavorando in stretta collaborazione con la Società sierra-leonese della Croce-Rossa, il CICR ha distribuito generi di soccorso non alimentari (coperte, materassi, sapone, teloni e secchi) a 11.640 sfollati (1.354 famiglie) - dei quali la maggior parte donne e bambini - raccolti a Lunghi, nel nord della penisola di Freetown nelle vicinanze dell'aereoporto internazionale. COMUNITA' DEGLI STATI INDIPENDENTI: TRE COMPETIZIONI SUL DIRITTO UMANITARIO ORGANIZZATE DAL CICR: Dal 13 al 18 aprile 2000, il CICR ha organizzato la quarta edizione del Concorso De Martens sul diritto umanitario, che è parte integrante del programma per la promozione del diritto internazionale umanitario presso le università della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). ICRC NEWS 20 Mercoledì 31 maggio 2000 SOMMARIO SIERRA LEONE: RIPRENDE LA DISTRIBUZIONE DI SEMENTI: Il CICR riprende in questi giorni la distribuzione di sementi ed attrezzi, generi di soccorso di vitale importanza per 40.000 contadini indigenti, la maggior parte dei quali aveva dovuto abbandonare le proprie abitazioni a causa dei combattimenti degli ultimi anni. SRI LANKA: AIUTI PER GLI SFOLLATI: Il rinnovarsi dei combattimenti tra le Tigri per la Liberazione dell'Ealam Tamil (LTTE) e le forze di sicurezza dello Sri Lanka sulla penisola di Jaffna ha provocato la fuga dalle loro case di numerosi civili che ora cercano rifugio altrove, in edifici pubblici e presso parenti e amici. INDONESIA / NORD MALUKU: LA CROCE-ROSSA SOCCORRE GLI SFOLLATI: La settimana scorsa, il personale del CICR e della Croce-Rossa Indonesiana ha distribuito dei generi di soccorso non alimentari a 8.000 persone che hanno abbandonato le loro case in ragione delle violenze scoppiate tra le comunità Cristiana e Mussulmana nella parte meridionale della provincia del Nord Maluku. PARAGUAY: IL CICR VISITA LE PERSONE DETENUTE DOPO IL FALLITO COLPO DI STATO: Con un provvedimento ratificato dal Congresso in seguito al tentato colpo di Stato militare del 19 maggio, il Governo del Paraguay ha decretato lo stato d'emergenza per 30 giorni. Sono più di 100 le persone arrestate - tra militari e civili - sospettate di essere coinvolte negli eventi. SOMALIA: LA COMUNITA LOCALE ACCETTA UNA NUOVA SFIDA: Il 29 maggio, dopo quasi otto anni di inattività, nell'area meridionale di Mogadiscio ha riaperto l'Ospedale di Medina, che era il più grande della Somalia. Prima del collasso del regime di Siad Barre nel 1991, era noto come il Police Hospital. YUGOSLAVIA / KOSOVO: I DISPERSI - UNA FERITA APERTA: Il CICR sta organizzando a Pristina e a Belgrado degli eventi per spiegare in che modo esso procede per scoprire cosa sia successo alle migliaia di persone disperse nel corso del conflitto in Kosovo. ICRC NEWS 21 Venerdì 9 giugno 2000 SOMMARIO ISOLE SALOMONE: LA CROCE-ROSSA RISPONDE ALLA CRISI DI GUADALCANAL: Due delegati del CICR che già si trovavano sul posto stanno collaborando con la Croce-Rossa delle Isole Salomone per rispondere ai bisogni umanitari derivanti dal rinnovarsi dei combattimenti che opongono la Malaitan Eagle Force (MEF) e l'Isatabu Freedom Movement (IFM) nella zona dell'aeroporto di Honiara, sull'isola di Guadalcanal. MALAWI: IL CICR AIUTA I BAMBINI NON ACCOMPAGNATI: Da sei anni Eric Mulinda (nome è fittizio), oggi diciassettenne, non vede alcun membro della sua famiglia. Eric era fuggito dal genocidio in Ruanda nel 1994, dopo avere assistito all'assassinio di suo padre e perdendo la traccia del fratello. MOZAMBICO: DOPO L'ALLUVIONE - RICONGIUNGIMENTI FAMIGLIARI: Trentadue volontari della Società di Croce-Rossa del Mozambico stanno avviando la registrazione dei bambini non accompagnati, separati dalle loro famiglie quando, in febbraio, il ciclone Eline ha colpito il paese. NAGORNO KARABAKH: I BAMBINI IMPARANO DALLE MARIONETTE: Nel corso del mese di maggio, un team del CICR responsabile dell'informazione sulle mine ha percorso le città ed i villaggi del Nagorno Karabakh con uno spettacolo di marionette concepito per mettere in guardia i bambini dai pericoli delle mine terrestri e degli ordigni inesplosi (UXO). ICRC NEWS 22 Giovedì 15 giugno 2000 SIERRA LEONE: RAGGIUNGERE GLI SFOLLATI: Da quando, nel maggio scorso, sono riprese le ostilità, migliaia di persone provenienti da diverse parti della Sierra Leone sono fuggite verso delle zone più sicure. Gli spostamenti più significativi si sono registrati nella penisola di Lungi, appena a nord di Freetown. Il CICR e la Società sierraleonese di Croce-Rossa hanno compiuto due missioni di valutazione per determinare quali fossero le necessità. Secondo i bisogni, si sta ora procedendo alla distribuzione di teli cerati, stuoie, coperte, secchi e sapone per più di 5.700 famiglie (circa 42.000 persone). All'inizio di giugno, le persone in fuga dalle città settentrionali di Makeni e Magburaka cominciavano ad affluire nella città di Mile 91, strategico crocevia a est di Freetown. Il personale della Croce-Rossa ha potuto reperire degli sfollati in 11 villaggi. Sono 1.376 le famiglie registrate fino ad oggi lungo la strada che da Masiaka porta alla stessa Mile 91. Sommate alle 1.933 registrate a Mile 91, è di 3.309 il numero di famiglie (ovvero circa 21.000 persone) che, in questo settore, beneficiano per il momento di un ricovero e di aiuti non alimentari di cui hanno urgente necessità. (Nelle regioni di Lungi e Mile 91 operano anche altre agenzie che distribuiscono generi alimentari.) Parallelamente alla distribuzione degli aiuti, il personale del CICR e della Croce-Rossa Sierraleonese continuano a controllare l'afflusso di nuovi sfollati ed a prevedere nuovi piani di assistenza. Per favorire l'individuazione dei loro cari, il CICR e la Croce-Rossa Sierraleonese hanno distribuito dei moduli per i messaggi di Croce-Rossa alle persone che la ripresa delle ostilità ha separato dalle rispettive famiglie. ICRC NEWS 23 Giovedì 22 giugno 2000 ANGOLA: AIUTI ALL'AGRICOLTURA NEL PLANALTO CENTRALE: Il CICR ha iniziato la distribuzione di sementi e attrezzi agricoli per oltre 60.000 famiglie a Huambo, nel Planalto angolano. Alcune delle famiglie sono originarie della zona, altre vi sono arrivate in conseguenza dei combattimenti. Beneficeranno dell'aiuto sia delle famiglie già assistite nel 1999 che delle persone giunte recentemente che hanno ottenuto l'accesso a delle terre coltivabili. BURKINA FASO: GIORNATA INFORMATIVA: Il 16 giugno, il CICR ha organizzato congiuntamente alla Società di Croce-Rossa burkinabé, una giornata informativa sulla Croce-Rossa nella capitale Ouagadougou. Vi hanno partecipato 36 rappresentanti di organizzazioni della società civile, della stampa indipendente e di quella ufficiale e delle autorità municipali. CONFLITTO NELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO: IL CICR RIMPATRIA 177 PRIGIONIERI DI GUERRA: Il 16 e il 17 giugno, a seguito degli accordi tra le autorità della Repubblica Democratica del Congo, del Ruanda, dello Zimbabwe e della Namibia, il CICR ha rimpatriato 177 prigionieri di guerra di nazionalità ruandese, zimbabwese e namibiana, detenuti da varie parti belligeranti in Congo. ------------------------- 2 ------------------------- CICR 00/07 - Federazione 10/00 Ginevra, 14 aprile 2000
Emblema Croce Rossa/Mezzaluna Rossa: progressi
Il gruppo di lavoro congiunto sull'emblema, composto dai rappresentanti di 16 Stati, compresi i 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, e da 8 rappresentanti del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ha dichiarato che raccomanderà l'adozione di un terzo emblema protettivo ai sensi delle Convenzioni di Ginevra. Questo emblema si aggiungerà ai due già esistenti della croce rossa e della mezzaluna rossa. Il nuovo emblema potrà essere adottato dalle Società Nazionali che non vogliono utilizzare né la croce rossa, né la mezzaluna rossa, come per esempio, la Magen David Adom in Israele, che utilizza la stella rossa di Davide da oltre una cinquantina di anni e come le società del Kazakistan e dell'Eritrea, che vogliono utilizzare insieme la croce e la mezzaluna rossa. Se la proposta del gruppo di lavoro congiunto sarà adottata, avrà come conseguenza un accordo su un terzo protocollo aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra. La proposta sarà sottoposta alla Commissione permanente, l'organo di deliberazione supremo del Movimento, che deciderà della preparazione del progetto del protocollo, probabilmente nel giugno prossimo. Una conferenza diplomatica degli Stati potrà essere convocata questo autunno, ed essere seguita da una conferenza internazionale che riunisca gli Stati e il Movimento internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, allo scopo di approvare un terzo protocollo aggiuntivo e di emendare gli Statuti del Movimento. Il gruppo di lavoro congiunto è stato costituito a seguito di una risoluzione della XXVII Conferenza Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa nel novembre 1999. Questa risoluzione chiedeva di trovare, a breve scadenza, una soluzione globale che fosse accettabile per tutte le parti, sia nella sostanza sia dal punto di vista formale. Il gruppo di lavoro congiunto ha proposto, a titolo di esempio di ciò che potrebbe essere il nuovo emblema, un rombo rosso, già suggerito come soluzione nel 1997 da un gruppo di lavoro interno. Ma altri simboli potrebbero essere presi in considerazione. Si potrebbe aggiungere, all'interno del nuovo emblema, a titolo distintivo, un simbolo proprio di una Società Nazionale. Tuttavia, come emblema protettivo, non si potrà usare utilizzare che il rombo rosso o la croce rossa o la mezzaluna rossa. Questo progetto sarà sottoposto ai 188 Stati firmatari delle Convenzioni di Ginevra, alle 176 Società Nazionali e alle società candidate al riconoscimento ufficiale dal parte del Movimento. Per maggiori informazioni o organizzare delle interviste, vogliate contattare: Chris Bowers CICR (sabato e domenica) tel. (cell.) : (41 79) 217 32 31 Urs Boegli, CICR tel. (cell.) : (41 79) 203 94 05 Marie-Françoise Borel, Fédération tel. (cell.) : (41 79) 416 38 81
------------------------- 3 ------------------------- Rivista Internazionale della Croce Rossa Marzo 2000 - volume 82 - n. 837 La crisi del Kossovo e il Diritto Internazionale Umanitario Indice degli argomenti pag. 5 Editoriale pag. 11 Conflitto nei Balkani: Tragedie umane e la sfida all'azione umanitaria indipendente Pierre Krahenbuhl pag. 31 Dopo il conflitto del Kossovo, un autentico spazio umanitario: un concetto utopico o una richiesta essenziale ? Béatrice Mégevand Roggo pag. 49 L'azione dell'Agenzia Centrale delle Ricerche del CICR nei Balkani durante la crisi dei rifugiati Kossovari Thierry Schreyer pag. 67 Rivedere l'articolo 1 comune alle Convenzioni di Ginevra: Proteggere gli interessi collettivi Laurence Boisson de Chazournes e Luigi Condorelli pag. 89 "L'intervento d'umanità" della NATO in Kossovo e la norma di non ricorso alla forza Djamchid Momtaz pag.103 Intervento armato delle forze NATO in Kossovo Péter Kovacs pag.129 Diritto Internazionale Umanitario e la crisi del Kossovo: Lezione imparata o da imparare? James A. Burger pag.147 Kossovo 1999: la campagna aerea Peter Rowe pag.165 Guerra senza vittime A.P.V. Rogers pag.183 La crisi del Kossovo e il diritto dei conflitti armati Sergey Alexeyevich Egorov pag.193 Operazioni di Peace-enforcing e diritto umanitario: Emergono regole per "gli interventi armati" Michael H. Hoffman pag.205 Infornazioni di guerra William Church pag.217 Il Tribunale Penale Internazionale per la ex-Yugoslavia e il conflitto nel Kossovo Sonja Boelaert-Suominen Fatti e documenti ----------------- pag.253 Organizzazione del Trattato del Nord-Atlantico(NATO): Dichiarazione del Comitato Internazionale di Croce Rossa pag.263 Risoluzione adottata dall'Assemblea della NATO il 15 novembre 1999 sull'intervento armato in Kossovo pag.265 Adesione ai Protocolli Aggiuntivi alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 del Principato di Monaco pag.266 Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 e Protocolli Aggiuntivi dell'8 giugno 1977 (al 31 dicembre 1999) Varie ----- pag.275 Assegnazione del Premio Paul Reuter pag.277 Consiglio dei Delegati, Ginevra, 29-30 ottobre 1999 pag.278 Indice 1999 ------------------------- 4 ------------------------- Rivista Internazionale della Croce Rossa Marzo 1999 - volume 82 - n. 837 Editoriale "I problemi che hanno insanguinato la penisola dei Balcani [.] si erano sollevati contro l'autorità [.] la repressione [.] fu terribile [.] molteplici massacri e torture ." (Pierre Boissier, Histoire du Comité International de la Croix-Rouge - De Solferino à Tsoushima, Institut Henry-Dunant, Ginevra, 1963/1978 p. 391) - Siamo nel 1999? No, nel 1875. La guerra dei Balcani, dal 1875 al 1878, fu uno dei primi conflitti armati ai quali, il diritto di Ginevra, da poco elaborato, è stato applicato. Fu allora che le Società Nazionali della Croce Rossa e il CICR si lanciarono nelle loro attività umanitarie. Questo fu anche il primo conflitto che sollevava questioni d'ordine giuridico concernenti l'applicazione del nuovo diritto internazionale umanitario, in particolare quando, occorre decidere di qualificare un conflitto come internazionale o non internazionale. La guerra è innanzi tutto il doloroso risultato dei vani sforzi tesi a risolvere dei problemi reali senza ricorrere alla forza e a regolare pacificamente degli evidenti conflitti. Per tutti gli esseri umani - uomini, donne e bambini - la guerra è sinonimo di sofferenza, distruzione e troppo spesso, d'anarchia e criminalità. Ricordando con umanità le sofferenze di generazioni che hanno vissuto in queste regioni tormentate e generazioni che vi vivono ancora, la Rivista s'interessa oggi a qualche aspetto della crisi più recente che ha colpito i Balcani: l'intervento armato degli Stati membri della NATO nella Repubblica Federale Yugoslavia durante il primo semestre del 1999, come reazione ai crimini commessi in Kossovo. La Rivista ha invitato dei giuristi militari, degli esperti in diritto internazionale umanitario e degli operatori umanitari provenienti da diverse realtà, ad esprimersi su delle questioni legate all'azione umanitaria e al diritto internazionale umanitario nei conflitti. Il capo redattore con rammarico ha preso atto che fosse davvero impossibile includere un articolo redatto da un autore serbo. Tre autori del CICR hanno tracciato lo scenario e descrivono a grandi linee le sfide che l'azione umanitaria ha dovuto affrontare nei Balcani. Gli autori hanno giocato (e continuano a giocare) un ruolo importante nelle attività sviluppate dal Comitato Internazionale in Kossovo e in Serbia. Molti articoli trattano questioni di carattere giuridico. I loro autori esaminano i criteri che hanno dovuto rispettare coloro che hanno preparato e condotto operazioni militari, dando particolare attenzione alle violazioni del diritto internazionale umanitario che si sono prodotte nel corso delle ostilità. La questione relativa alle differenti interpretazioni delle regole relative alla scelta degli obiettivi militari sono al centro delle loro preoccupazioni. Un breve commento sulla guerra dei sistemi d'informazione apre un nuovo allarmante scenario e un articolo consacrato al Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia esamina la giurisdizione sui crimini commessi durante il conflitto del Kossovo e le possibilità di perseguire gli autori. Conformemente al suo mandato, la Rivista non pubblica che degli articoli e altri documenti basati su questioni giuridiche che riguardano l'applicazione del diritto internazionale umanitario, o su problemi affrontati dall'azione umanitaria in favore delle vittime dei conflitti armati. Dibattiti sulle cause di un conflitto o sulla legittimità di un intervento militare. Tuttavia, la reazione della comunità internazionale di fronte alla crisi del Kossovo ha sollevato delle questioni fondamentali quanto ai metodi d'applicazione del diritto internazionale umanitario, in particolare delle Convenzioni di Ginevra del 1949 e del I Protocollo Aggiuntivo del 1977. A questo scopo, l'articolo dei professori Condorelli e Boisson di Chazournes fa il punto sull'interpretazione - che sia vecchia o apparentemente recente - degli obblighi contenuti nel primo articolo comune alle Convenzione di Ginevra, per gli Stati parte ai trattati del diritto internazionale umanitario, relativamente al dovere di "far rispettare" gli impegni umanitari nei conflitti armati. Il professore Momtaz va oltre ed esamina le basi giuridiche dell'intervento della NATO nei Balcani. Pubblicando la sua analisi delle argomentazioni proposte dalle due parti - analisi realistica e basata su delle approfondite ricerche - la Rivista non prende tuttavia posizione sulle sue conclusioni. Al momento di andare in stampa, la redazione della Rivista ha appreso la scomparsa di Konstantin Obradovic, docente all'Istituto di politica ed economia internazionale a Belgrado. Esperto di diritto internazionale umanitario largamente riconosciuto, Kosta Obradovic aveva accettato con entusiasmo di collaborare al presente numero. Sfortunatamente, non ha potuto onorare la sua promessa: ci ha lasciato troppo presto. La Rivista |