12 SETTEMBRE 2000 nr. 53 Notiziario a cura del Museo Internazionale Croce Rossa Castiglione delle Stiviere (MN) ----------------------------------------------------------------------------------
1 ICRC NEWS nr. 24-25-26-27-28-29 Traduzione a cura di Roberto Arnò 2 IV Convegno Nazionale Istruttori di Diritto Internazionale Umanitario Bordighera 13-14-15 Ottobre 2000 Programma di massima 3 Nota della Segreteria Organizzatrice del IV Convegno Istruttori D.I.U. Bordighera 13-14-15 Ottobre 2000 4 Relazione di Francesco Catapano "Aspetti bioetici nelle Convenzioni di Ginevra"
------------ 1 ------------ ICRC NEWS 24 Venerdì 30 giugno 2000 ERITREA/ETIOPIA: ALTRI ETIOPI RIMPATRIATI DELL'ERITREA: 1.135 civili etiopi internati in un campo vicino Asmara (Eritrea) sono stati volontariamente rimpatriati ieri sotto gli auspici del CICR. RUANDA/UGANDA: IL CICR RIMPATRIA 28 PRIGIONIERI DI GUERRA: Il 26 giugno, dietro richiesta delle autorità ruandesi e ugandesi, il CICR ha rimpatriato 28 prigionieri di guerra ugandesi detenuti a Gitarama (Ruanda). INDONESIA/MOLUCCHE: IL CICR FORNISCE MATERIALE MEDICO IN SEGUITO ALLE VIOLENZE NEL NORD MALAKU: Del materiale medico richiesto con urgenza è stato trasportato con un elicottero affittato dal CICR in diverse strutture sanitarie dopo che, la settimana scorsa, la violenza è divampata nella parte settentrionale dell'isola di Halmahera, nella provincia del Nord Malaku - punto focale delle Molucche dove, nel corso degli ultimi mesi, le crescenti tensioni inter-religiose hanno comportato serie conseguenze per la popolazione. YUGOSLAVIA: LE PRIVAZIONI CRESCENTI IN SERBIA SONO CAUSA DI PREOCCUPAZIONE: Le privazioni spesso più gravi tra la popolazione serba residente propriamente detta che tra gli sfollati e la povertà che aumenta in maniera incontrollabile costringono numerose persone a domandare alle famiglie di sfollati che hanno ospitato di andarsene e cercare un ricovero in dei "centri collettivi" spesso indecenti e degradati. ICRC NEWS 25 Giovedì 6 luglio 2000 REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO: PROSEGUONO LE ATTIVITA' D'URGENZA DEL CICR DOPO LA TREGUA A KISANGANI: A distanza di un mese dalla proclamazione della tregua che ha posto un termine ai recenti combattimenti tra forze ugandesi e ruandesi a Kisangani, il CICR continua a fornire l'assistenza di cui vi è urgente bisogno a 1.700 persone, per la maggior parte civili, feriti negli scontri. REPUBBLICA DEL CONGO: IL CICR DISTRIBUISCE SEMENTI PER 5.700 FAMIGLIE: Il CICR ha avviato un programma che consentirà alle famiglie del Congo-Brazaville di coltivare gli ortaggi destinati al loro consumo. ICRC NEWS 26 Giovedì 13 luglio 2000 SRI LANKA: ASSISTENZA UMANITARIA AGLI SFOLLATI: Da aprile a giugno il CICR ha prestato assistenza a migliaia di persone sfollate a causa dei combattimenti tra le forze governative e le Tigri per la liberazione dell'Ealam Tamil nella penisola di Jaffna. SIERRA LEONE: IL CICR PORTA A TERMINE UN VASTO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALL'AGRICOLTURA: Il CICR e la Società di Croce-Rossa della Sierra Leone hanno portato a termine un vasto programma di sostegno all'agricoltura avviato congiuntamente lo scorso aprile, volto ad incrementare la capacità di produrre da sé le derrate alimentari necessarie al proprio sostentamento di chi è stato colpito più duramente dal conflitto. BOSNIA-ERZEGOVINA: COMMEMORAZIONE DELLA TRAGEDIA DI SREBRENICA: Il 10 luglio, l'associazione "Madri di Srebrenica e dell'enclave di Zepa" hanno inaugurato una mostra di artigianato nei locali della delegazione del CICR a Sarajevo, per ricordare il quinto anniversario della tragedia di Srebrenica. ICRC NEWS 27 Giovedì 20 luglio 2000 SENEGAL: DISTRIBUZIONI ALIMENTARI DELLA CROCE-ROSSA I volontari della Società di Croce-Rossa Senegalese hanno distribuito cibo a 3.800 sfollati che risiedono nella città di Kolda e nei suoi dintorni, nella regione del Casamance. I più hanno lasciato le loro abitazioni in aprile a causa delle pericolose condizioni nell'area del confine con la Guinea-Bissau. REPUBBLICA DEL CONGO: UN BAMBINO E LA SUA MAMMA DI NUOVO INSIEME: Alanga Cleves è tornato tra le braccia di sua madre il 5 luglio, dopo tre anni di separazione. Ancora undicenne, nel maggio del 1997 aveva abbandonato con la zia il villaggio di Mbomo, più di 900 chilometri a nord di Brazzaville, per fuggire dalla pericolosa situazione esistente nell'area. ICRC NEWS 28 Giovedì 20 luglio 2000 FILIPPINE/MINDANAO: IL CICR ORGANIZZA L'ASSISTENZA AGLI SFOLLATI La ripresa dei combattimenti tra le Forze armate filippine e il Fronte Moro di liberazione islamica nei mesi scorsi sull'isola di Mindanao ha provocato la fuga di decine di migliaia di civili dalle loro abitazioni. L'ufficio del CICR a Davao, la maggiore città di Mindanao, ha collaborato in maniera serrata con la Croce-Rossa filippina per prestare assistenza a 10.450 famiglie di sfollati nelle province di Nord Cotabato, Bukidnon, Maguindanao, Sarangani, Nord e Sud Lanao. Dal mese di gennaio, circa 63.000 persone accolte temporaneamente in 48 centri di evacuazione hanno così ricevuto cibo e altri aiuti secondo le necessità. Oltre a questo, in 14 centri che ospitano 17.000 persone sono state costruite delle latrine, per prevenire il diffondersi di malattie, e sono state rimesse in sesto le pompe per l'acqua e le tubature. I volontari della Croce-Rossa hanno impartito una formazione di base di tipo sanitario a oltre 4.000 persone residenti in altri 4 centri. Il CICR e la Società nazionale provvedono anche a rifornire di medicine l'ospedale di fortuna di Parang (Maguindanao) che nei giorni di picco dell'esodo trattava 350 pazienti al giorno. Alcune scuole vengono usate come centri di evacuazione e, di conseguenza, la Croce-Rossa ha costruito oltre 55 classi temporanee per consentire a circa 3.000 bambini in età scolare di riprendere le lezioni. Circa 20.000 fanciulli stanno per ricevere dei libretti con le informazioni di base sulla Croce-Rossa. Il CICR ha riaperto il suo ufficio di Davao nel giugno del 1999. Due delegati e cinque funzionari locali si occupano al momento dei bisogni sull'isola. ICRC NEWS 29 Giovedì 3 agosto 2000 ANGOLA: RATIFICATO IL TRATTATO DI OTTAWA: "Minas nao, Ottawa sim!" ("No alle mine, si a Ottawa!"):questo è stato lo slogan di una rappresentazione teatrale accompagnata da danze presentata il 1 marzo 2000, primo anniversario dell'entrata in vigore del Trattato di Ottawa, davanti a un pubblico di autorità locali e di rappresentanti della comunità internazionale in Angola. GUINEA-BISSAU: IL DIRITTO UMANITARIO SPIEGATO ALLE FORZE ARMATE: Alla fine di luglio, in collaborazione con lo stato maggiore delle Forze Armate della Guinea-Bissau, il CICR ha avviato un programma per promuovere il diritto internazionale umanitario tra il personale militare della Guinea-Bissau. ------------ 2 ------------ CONVEGNO NAZIONALE ISTRUTTORI D.I.U. Bordighera 13 - 14 - 15 Ottobre 2000 Programma provvisorio I diritti umani nel mondo contemporaneo Il 50° Anniversario della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali Venerdì 13 ottobre 2000 Ore 18.00 Saluto delle Autorità SESSIONE INTRODUTTIVA L'EVOLUZIONE DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI Ore 18.30 Genesi ed evoluzione della tutela dei diritti umani - Relatore Giudice Carlo RUSSO Ore 19.15 La Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali - genesi e attualità - Relatore Dott. Michele DE SALVIA Sabato 14 ottobre 2000 PRIMA SESSIONE LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI Ore 9.00 Il sistema di protezione dei diritti umani nel quadro delle Nazioni Unite: prospettive ed evoluzione - Relatore Prof. Dino RINOLDI Università di Genova Ore 10.00 Il sistema di protezione dei diritti umani dopo l'istituzione della nuova Corte - Relatore Dott. Guido RAIMONDI - Roma Ore 10.45 Pausa caffè
Ore 11.15 Il sistema interamericano di protezione dei diritti umani - Relatore Dott. Pasquale PIRRONE Università di Catania Ore 12.00 Il sistema africano di protezione dei diritti dell'uomo e dei popoli - Relatore Ore 13.00 Pausa pranzo SECONDA SESSIONE DIRITTI UMANI E INGERENZA UMANITARIA Ore 15.30 I diritti umani e l'uso della forza - Relatore Prof. Giovanni BATTAGLINI Università di Padova Ore 16.30 Ruolo delle operazioni di mantenimento della pace nel rispetto dei diritti umani - -- Relatore Dott.ssa Michela FRULLI Università di Firenze INTERVENTI Domenica 15 ottobre 2000 TERZA SESSIONE L'UNIVERSALITA' DEI DIRITTI UMANI: SFIDE CONTEMPORANEE Ore 9.00 I diritti economici, sociali e culturali - Relatore Ore 10.00 Tutela dei diritti umani e ruolo della Corte penale internazionale - Relatore Dott. Michele MARCHESIELLO ex Giudice ICTY Ore 11.15 Pausa caffè Ore 11.45 Conclusioni - Prof. Paolo BENVENUTI ------------ 3 ------------ Nota della Segreteria Organizzativa del IV Convegno Nazionale Istruttori DIU Bordighera Ottobre 2000 La segreteria organizzativa del IV Convegno Nazionale Istruttori DIU che si terrà a Bordighera nei prossimi 13-14-15 Ottobre comunica che, a partire dai primi di Settembre 2000, sono state incrementate le pagine informative che si trovano nello spazio "Evidenza" del sito web CRI Nazionale www.cri.it . Invita tutti a visitare le nuove pagine che contengono vari testi di convenzioni in materia di Diritti Umani (tradotti in italiano), schede sulle relazioni, links, news, ecc.ecc. ------------ 4 ------------ " Aspetti bioetici nelle Convenzioni di Ginevra " Alla fine degli anni '60 Potter , oncologo americano, ha espresso con il termine " bioetica " una consapevolezza che in quegli anni era diffusa e cioè che il progresso tecnico scientifico è ambivalente, contiene in sè la possibilità del miglioramento delle condizioni di vita ma anche quelle dell'autodistruzione della Umanità. La bioetica, quindi, tratta delle questioni etiche derivanti dall'enorme sviluppo della scienza, della tecnica e soprattutto della medicina e della biologia. Ma se è vero che tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70 questa disciplina ha avuto un notevole impulso negli Stati Uniti, storicamente è dopo la 2^ guerra mondiale che si è avuta una presa di coscienza pubblica delle implicazioni non solo scientifiche ma anche etiche, legali e sociali della ricerca medica sugli esseri umani. Le sperimentazioni criminali effettuate durante quel conflitto mondiale sui prigionieri, sui subalterni, sui malati ignari si rivelano come la paradossale deviazione di una scienza rivolta ad esaltare i temi della salute e della vita. Dal 1948 il Servizio Internazionale delle ricerche, denominazione che assunse l'Ufficio Centrale delle ricerche, inizialmente dipendente dalla Alta Commissione Alleata, poi affidata nel 1955 al Comitato Internazionale della Croce Rossa ha raccolto una ingente documentazione sugli esperimenti effettuati nei campi hitleriani. E' evidente allora come la collocazione temporale della stipula delle quattro Convenzioni di Ginevra , precisamente nel 1949, non giunge a caso. Esse indubbiamente risentono del processo cognitivo avvenuto in quegli anni post - bellici nonchè di valutazione delle tragiche testimonianze di quegli eventi, fino a contenere in sè quelli che si definiscono gli aspetti od anche le tematiche che alimentano l'odierno dibattito bioetico. Con ciò si intendono gli esperimenti medici, la necessità dell'informazione e del consenso del malato all'atto medico, il rispetto della dignità umana. Anche se le Convenzioni sono intimamente permeate del principio della Umanità in cui è racchiusa ogni esigenza bioetica, per valutare in questi termini la portata delle Convenzioni stesse è significativo riferirsi ad alcune sue norme. Innanzitutto l'art. 12, 2° comma, della 1^ Convenzione di Ginevra sul miglioramento delle condizioni dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna proibisce, nei confronti del membri delle FF.AA. , dei corpi volontari, della popolazione civile che prende le armi all'arrivo delle truppe di invasione per difendere il proprio territorio, di compiere esperimenti biologici, di lasciare gli stessi premeditamente senza assistenza medica e senza cure, di esporli a rischi di contagio o di infezione creati a questo scopo. Il compimento di questi atti costituisce infrazione grave , sanzionabile. Analoga previsione viene fatta negli articoli 12 e 51 della 2^ Convenzione riguardante la tutela dei feriti ,dei malati e dei naufraghi delle forze armate sul mare. Il divieto di compiere atti di sperimentazione trova la sua causa nelle devianze realizzatesi durante la 2^guerra mondiale e potenzialmente verificabili in ogni situazione di conflitto armato. Tale proibizione non significa disconoscere che la sperimentazione biomedica e segnatamente terapeutica sull'uomo è indispensabile e imprescindibile ai fini del progresso scientifico. Come in tempo di pace e , soprattutto in tempo di guerra, è necessario ,però, porre dei limiti etici. Fondamentale garanzia per ogni atto sperimentale, sulla base del principio che nessun atto medico può essere compiuto contro la volontà del paziente, è sia l'esistenza del consenso informato ,sia che l'intervento medico venga svolto nel suo interesse. Esigenza questa che deve essere tenuta in debito conto in special modo in un ambiente bellico. Nel prosieguo della trattazione ciò sarà evidente. Il tema delle sperimentazioni viene, infatti, ripreso e precisato nella 3^ Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra. L'attività di " sperimentazione scientifica " condotta da pseudo medici nazisti nei campi di concentramento richiama l'attenzione sulla liceità degli esperimenti stessi eseguiti durante un conflitto armato e sui loro effetti. Dalle sadiche iniziative di alcuni alienati mentali forniti o meno di laurea in medicina non è stato tratto alcun risultato che abbia fatto avanzare di un solo passo l' Umanità sulla strada del sapere. Sono ben noti gli esperimenti " in vivo " sui prigionieri di guerra : lo studio degli effetti sull'uomo delle bassissime temperature ; le ricerche sull'evoluzione del tifo petecchiale dopo la sua inoculazione nei detenuti e l'efficacia di alcuni prodotti sperimentali della Ditta Bayer ( BE 1034 - antitifoideo ) rivelatisi non soltanto inefficaci ma addirittura letali; gli esperimenti sulla resistenza corporale al calore, sulla sterilizzazione. L'elenco non termina qui ! L'art. 13, 1° comma, della 3^ Convenzione, sulla base di quelle tragiche vicende umane ha previsto che nessun prigioniero potrà essere sottoposto ad una mutilazione fisica o ad un esperimento medico o scientifico di qualsiasi natura che non sia giustificato dalla cura medico del prigioniero interessato e che non sia nel suo interesse. Ciò richiama alla mente la sentenza del Tribunale militare di Norimberga nella causa che opponeva Karl Brandt agli S.U. Tale sentenza è denominata codice di Norimberga poichè in dieci punti limita le possibili sperimentazioni mediche sugli uomini. In sostanza tale attività scientifica sugli esseri umani è giustificata solo se i suoi risultati apportano benefici alla società e se è condotta secondo principi di base che rispettino norme morali, etiche e legali. La datazione della sentenza - 1946 - prova come la stesura delle quattro Convenzioni ginevrine del 1949 contenga indubbiamente i principi stabiliti nella sentenza stessa. Ma la condizione che rende leciti gli esperimenti medici viene ribadita anche dall'art 32 della 4^ Convenzione, a protezione delle persone civili in tempo di guerra . Per completezza non si può non estendere il riferimento anche al 1° Protocollo addizionale del 1977, in quanto amplia la protezione accordata dalle Convenzioni del 1949, risentendo della evoluzione del dibattito bioetico in corso in quegli anni. In particolare viene previsto all'art. 11 il divieto di sottoporre le persone protette ad un qualsiasi intervento medico, che non sia motivato dal loro stato di salute, non conforme alle norme sanitarie generalmente riconosciute che la Parte responsabile dell'intervento applicherebbe in circostanze mediche analoghe ai propri cittadini che non sono privati della libertà. In sostanza si configura il principio dell'uguaglianza degli uomini che deve essere salvaguardato in particolar modo durante lo stato precario di salute. La portata dell'art.11 va oltre, vietando di praticare sulle persone protette, anche in presenza del consenso (eventualmente ottenuto con la violenza), le mutilazioni fisiche; le sperimentazioni mediche o scientifiche; i prelevamenti di tessuti o organi per trapianti a meno che siano motivati dallo stato di salute e nel rispetto delle vigenti norme sanitarie. Una particolare specificazione viene fatta relativamente alle donazioni di sangue per trasfusioni o di cute per innesti. Sono ammesse solo se siano donazioni volontarie e siano destinate a scopi terapeutici, in condizioni compatibili con le norme mediche generalmente riconosciute e con i controlli effettuati nell'interesse sia del donatore che del ricevente. Da ultimo è significativo dal punto di vista bioetico il divieto di rifiutare qualsiasi intervento chirurgico, stabilito dal comma 5 dello stesso articolo. (relazione svolta al convegno D.I.U. 12/2/00 Accademia Aeronautica Pozzuoli) Dr. Francesco Catapano Consigliere C.R.I. 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