1 Il Premio Nobel per la Pace del 1901 Frédéric Passy (Francia) Fondatore e Presidente della prima società francese della pace (Parigi, 1822-1912) Jean Henri Dunant (Svizzera) Fondatore del Comitato Internazionale della Croce Rossa (Ginevra, 1828-1910) Frédéric Passy Frédéric Passy (20 maggio 1822, 12 giugno 1912) è nato a Parigi e lì ha vissuto la sua intera vita di novanta anni. La tradizione del servizio civile francese era forte nella famiglia di Passy; suo zio, Hippolyte Passy (1793-1880), divenne un ministro di gabinetto sia sotto Luigi Pilippo, sia sotto Luigi Napoleone. Educato da avvocato, Frédéric Passy entra nel servizio civile all'età di ventidue anni come ragioniere nel Consiglio di Stato, ma lascia dopo tre anni per dedicarsi allo studio sistematico dell'economia. Emerge come economista teorico nel 1857 col il suo "Mélanges économics", una raccolta di saggi che aveva pubblicato nel corso delle sue ricerche, e conferma la sua dotta reputazione con una serie di conferenze tenute tra il 1860 e il 1861 all'Università di Montpellier e più tardi pubblicate in due volumi sotto il titolo "Leçons d'économie politique". Ammiratore di Riccardo Cobden, diviene un ardente libero mercante, fiducioso che il libero commercio renda le nazioni, insieme, partner in un'impresa comune, ottenendo come risultato ultimo il disarmo e, che porti all'abbandono della guerra. Passy tiene conferenze su argomenti economici virtualmente in ogni città ed università della Francia e ha flusso continuo di pubblicazioni su soggetti economici, tra i quali i più importanti "Les Machines et leur influence sur le développement de l'humanité" (1866), "Malthus et sa doctrine" (1868), "L'Histoire du travail" (1873). La fiducia appassionata di Passy nell'istruzione trova espressione nel "De la propriété intellectuelle" (1859) e "La Démocratie et l'instruction" (1864). Per questi contributi, fra gli altri, è nominato nel 1877, membro dell'Accademia delle scienze morali e politiche, una sezione dell'Istituto di Francia. Passy non era, comunque, uno studioso "recluso"; era un uomo di azione. Nel 1867, incoraggiato dalla sua influenza sull'opinione pubblica, cercando di scongiurare la possibile guerra tra la Francia e la Prussia sulla questione del Lussemburgo, fonda la "Ligue internationale et permanente de la paix". Quando la Lega si dimostra inefficace nella disastrosa guerra Franco-Prussiana del 1870-1871, è riorganizzata con il nome di "Société française des amis de la paix", che sfocerà nella più specifica "Société française pour l'arbitrage entre nations" costituita nel 1889. Passy continua i propri sforzi nel governo di allora. E' eletto alla Camera di Deputati nel 1881 e nel 1885, ma non nel 1889. Alla Camera sostiene le leggi in favore del lavoro, specialmente un atto relativo agli incidenti industriali; contrario alla politica coloniale del governo, redige una bozza di proposta per il disarmo e presenta una risoluzione per l'arbitraggio delle dispute internazionali. Il suo interesse parlamentare sull'arbitraggio è mutuato dal successo ottenuto da Randal Cremer nel promuovere nel Parlamento britannico la stipula di una risoluzione tra l'Inghilterra e gli Stati Uniti, relativa all'arbitraggio di ogni disputa tra loro non risolta dai normali mezzi diplomatici. Nel 1888, Cremer capeggia una delegazione di nove membri del Parlamento britannico che incontra a Parigi una delegazione di ventiquattro deputati francesi, capeggiati da Passy, per discutere sull'arbitraggio e posare le fondamenta per un'organizzazione che promuova la sua approvazione. L'anno seguente, cinquantasei parlamentari francesi, ventotto britannici, e vari rappresentanti dei parlamenti d'Italia, Spagna, Danimarca, Ungheria, Belgio, e degli Stati Uniti, formano l'Unione Interparlamentare, di cui Passy è uno dei tre presidenti. L'Unione, ancora esistente, stabilisce una sede centrale per raccogliere le idee ed incoraggiare la formazione di gruppi parlamentari nazionali informali ed individuali, disposti a sostenere le legislazioni in linea con la pace, specialmente attraverso l'arbitraggio. Il pensiero e l'azione di Passy, avevano unità. La pace internazionale era l'obiettivo, l'arbitraggio di dispute in politiche internazionali e il libero commercio di beni era il mezzo, le sezioni nazionali dell'Unione Interparlamentare gli agenti iniziali, la gente il supremo sostenitore. Attraverso i suoi lavori prodigiosi nell'arco di metà secolo nel movimento della pace, Passy diviene un "apostolo di pace". Scrive incessantemente e vividamente. Il suo "Per la pace" (1909), pubblicato all'età di ottantasette anni, un personale resoconto - al posto di un'autobiografia, che egli deplora - del suo lavoro per la pace internazionale, pone l'attenzione specialmente sulla fondazione della Lega, il "periodo decisivo" quando l'Unione Interparlamentare è costituita, lo sviluppo di congressi sulla pace, ed il valore della Conferenza de L'Aia. Passy era un oratore rinomato, noto per le domande intellettuali poste ai suoi uditori, per la sua voce potente, i suoi gesti ampi, e suoi modi grandiosi e dignitosi. Bibliografia selezionata
"Frédéric Passy", American Journal of International Law, 6 (Ottobre, 1912) 975-976. Gide, Charles, "Obituary: Frédéric Passy (1822-1912)", The Economic Journal, 22 (Settembre, 1912) 506-507. Institut international de bibliographie, Répertoire bibliographique universel: Bibliographie des écrits de Frédéric Passy. Bruxelles, 1900. Le Foyer, Lucien, "Un Grand Pacifiste", Le Monde illustré (29 giugno 1912) 418. Maza, Herbert, "Frédéric Passy: La Fondation de l'Union Interparlementaire", in Neuf meneurs internationaux, pp. 223-239. Parigi, 1965. Obituary, Le Figaro (13 giugno 1912) 2. Obituary, the (London) Times (13 giugno 1912) II. Passy, Frédéric. The Passy M S S are in the Library of the Peace Palace at The Hague. Passy, Frédéric, "The Advance of the Peace Movement throughout the World", American Monthly Review of Reviews, 17 (Febbraio, 1898) 183-188. Una traduzione inglese dell'articolo originale è apparso in "Revue des revues". Passy, Frédéric, La Démocratie et l'instruction: Discours d'ouverture des cours publics de Nice. Paris, Guillaumin, 1864. Passy, Frédéric, Histoire du travail: Leçons faites aux soirées littéraires de la Sorbonne. Parigi, 1873. Passy, Frédéric, Leçons d'économie politique. Tenute a Montpellier da F. Passy, 1860-1861. Raccolte da E. Bertin e P. Glaize. Montpellier, Gras, 1861. Passy, Frédéric, Les Machines et leur influence sur le développement de l'humanité. Parigi , Hachette, 1866. Passy, Frédéric, Mélanges économiques. Parigi, Guillaumin, 1857. Passy, Frédéric, "Peace Movement in Europe", American Journal of Sociology, 2 (Luglio, 1896) 1-12. Passy, Frédéric, Pour la paix: Notes et documents. Parigi, Charpentier, 1909. Passy, Frédéric, De la propriété intellectuelle. Studi di F. Passy, V. Modeste, e P. Paillottet. Parigi, Guillaumin, 1859. Passy, Frédéric, Sophismes et truismes. Parigi, Giard & Brière, 1910. Van Schilfgaarde, Waszkléwicz, "Frédéric Passy", in Mannen en vrouwen van beteekenis in onze dagen. Haarlem, Willink, 1900. Da "Nobel Lectures", Pace 1901-1925. JEAN HENRI DUNANT La vita di Jean Henri Dunant (8 maggio 1828 - 30 ottobre 1910) è un trattato di contrasti. È nato in una casa ricca ma è morto in un ospizio; in mezza età ha contrapposto una grande fama all'oscurità totale, e il successo negli affari al fallimento; nella maturità è virtualmente esiliato dalla società ginevrina, società della quale era stato una volta un ornamento ed è morto in una stanza solitaria, lasciando un amaro testamento. Il suo umanitarismo appassionato è stato una costante nella sua vita, e la Croce Rossa il suo monumento vivente. La famiglia ginevrina nella quale Henri Dunant è nato era religiosa, umanitaria, e di inclinazioni civili. Nella prima parte della sua vita Dunant era impegnato piuttosto seriamente in attività religiose e per un periodo lavora a tempo pieno come rappresentante dell'Associazione cristiana del Giovani Uomini, viaggiando in Francia, Belgio, ed Olanda. A ventisei anni, Dunant entra nel mondo degli affari come rappresentante delle Compagnie delle Colonie Ginevrine Sétif in Africa del Nord e Sicilia. Nel 1858 pubblica il suo primo libro, "Notice sur la Régence de Tunis", composto per la maggior parte da osservazioni di viaggio, ma contenente un capitolo straordinario, un lungo capitolo, pubblicato separatamente nel 1863, intitolato "L'Esclavage chez les musulmans et aux États-Unis d'Amérique". Durante il suo apprendistato commerciale, Dunant concepisce un intrepido schema finanziario, che vede lui presidente della Compagnia Finanziaria ed Industriale dei Mulini di Mons-Gémila in Algeria (alla fine capitalizza circa 100.000.000 franchi) per sfruttare un vasto tratto di terra. Avendo bisogno dei diritti per lo sfruttamento dell'acqua, risolve facendo appello direttamente all'Imperatore Napoleone III. Per nulla scoraggiato dal fatto che Napoleone era sul campo di battaglia a dirigere gli eserciti francesi che, con gl'italiani, obbligavano gli austriaci fuori dell'Italia, Dunant si reca nel quartier generale di Napoleone, nell'Italia settentrionale, vicino Solferino. Arriva in tempo per assistere, e partecipare al seguito di una delle battaglie più insanguinate del diciannovesimo secolo. La sua consapevolezza e onesta coscienza, lo spinge a pubblicare nel 1862 un piccolo libro, "Un Souvenir de Solférino", destinato a renderlo famoso. Il libro sviluppa tre temi. Il primo è quella della battaglia stessa. Il secondo dipinge il campo di battaglia dopo il combattimento - il suo "disordine caotico, disperazione indicibile e disgrazie di ogni tipo" - e narra la storia principale degli sforzi per curare i feriti nella piccola città di Castiglione delle Stiviere. Il terzo tema è un progetto. Le nazioni del mondo dovrebbero formare società di soccorso che si prendano cura dei feriti in tempo di guerra; ciascuna società dovrebbe essere patrocinata da un comitato governante composto da figure nazionali preminenti; dovrebbe fare appello a volontari, dovrebbe addestrare questi volontari ad aiutare i feriti sul campo di battaglia e prendersene cura fino alla loro guarigione. Il 7 febbraio 1863 la Società Ginevrina di Pubblica Utilità, nomina un comitato di cinque, incluso Dunant, per esaminare la possibilità di mettere in azione questo piano. Con il suo appello per una conferenza internazionale, questo comitato, in effetti, ha fondato la Croce Rossa. Dunant, versato i suoi soldi e il suo tempo nella causa: viaggia in lungo ed in largo per l'Europa ottenendo promesse dai governi ad inviare rappresentanti. La conferenza, tenutasi dal 26 al 29 ottobre, con trentanove delegati di sedici nazioni partecipanti, approva alcune ampie risoluzioni e pone le basi per una riunione di plenipotenziari. Il 22 agosto 1864, dodici nazioni firmano un trattato internazionale, comunemente noto come la Convenzione di Ginevra, decise a garantire la neutralità del personale sanitario, ed adottare uno speciale emblema identificativo - una croce rossa in campo bianco(1). Dunant aveva trasformato un'idea personale in un trattato internazionale. Ma il suo lavoro non è era finito. Applica i suoi sforzi per estendere il campo d'azione della Croce Rossa anche sul personale navale in tempo di guerra, ed in tempo di pace, alleviare le sofferenze causate da catastrofi naturali. Nel 1866 scrive un fascicolo intitolato "Universal and International Society for the Revival of the Orient", avvia un piano per creare una colonia neutrale in Palestina. Nel 1867 produce un piano per un'avventura editoriale chiamata "International and Universal Library" composta dai grandi capolavori di tutti i tempi. Nel 1872 convoca una conferenza per stabilire l'"Alliance universelle de l'ordre et de la civilisation", in considerazione del bisogno di una convenzione internazionale sulla tenuta dei prigionieri di guerra e per la sistemazione di dispute internazionali da corti di arbitraggio piuttosto che da guerra. Gli otto anni dal 1867 al 1875 si rivelano essere in netto contrasto con quelli dal 1859 al 1867. Nel 1867 Dunant era in bancarotta. I diritti di sfruttamento dell'acqua non erano stati accordati, la compagnia in Africa del Nord era stata amministrata male (Dunant che aveva concentrato la sua attenzione su obiettivi umanitari, non in avventure finanziarie). Dopo il disastro, nel quale trascina molti suoi amici ginevrini, Dunant non era più benvoluto da nessuno nella società ginevrina. Per alcuni anni vive letteralmente come un mendicante. C'erano tempi, lui dice(2), quando pranza con una crosta di pane, annerisce la sua giacca con l'inchiostro, imbianca il suo colletto con il gesso e dorme fuori delle porte. Per i venti anni dal 1875 al 1895, Dunant scompare in solitudine. Dopo brevi soste in vari luoghi, si stabilisce a Heiden, un piccolo villaggio svizzero. Qui un insegnante del villaggio chiamato Wilhelm Sonderegger, lo riconosce nel 1890 ed informa il mondo che Dunant era ancora vivo, ma il mondo non gli da molta importanza. Malato, Dunant è trasferito, nel 1892, nell'ospizio di Heiden. E qui, nella stanza n. 12, spende i rimanenti diciotto anni della sua vita. Non comunque, come uno sconosciuto. Nel 1895 quando è nuovamente riconosciuto, il mondo gli attribuisce premi e riconoscimenti. Malgrado i premi e gli onori, Dunant non si muove dalla stanza n. 12. Alla sua morte, nessuna cerimonia funebre, nessuno in lutto, nessun corteo. In accordo ai suoi desideri, è portato alla sua tomba "come un cane"(3). Dunant non spende un soldo del premio ricevuto. Lascia alcuni lasciti a quelli che si erano curati di lui nel villaggio ricoverandolo in ospedale, finanziando un "letto gratuito" disponibile per gli infermi fra la gente più povera del villaggio, e lascia il resto a imprese filantropiche in Norvegia e Svizzera. 1. L'emblema in paesi musulmani è la mezzaluna rossa ed in Iran è il sole e leone rosso. 2. "Extraits des mémoires" in Les Débuts de la Croix-Rouge en France, p.72. 3. Da una lettera scritta da Dunant e pubblicata da René Sonderegger; riportata da Gigon in "The Epic of the Red Cross", p. 147. Bibliografia selezionata Les Débuts de la Croix-Rouge en France. Parigi, Librairie Fischbacher, 1918. Dunant, J. Henri. Manoscritti conservati presso la Biblioteca Pubblica Universitaria di Ginevra. Dunant, J. Henry, A Memory of Solferino. London, Cassell, 1947. Traduzione dal francese della prima edizione di "Un Souvenir de Solférino", pubblicato nel 1862. L'autore pubblica l'originale come "J. Henry Dunant", anche se è usualmente conosciuto come "Henri Dunant". Gagnebin, Bernard, "Le Rôle d'Henry Dunant pendant la guerre de 1870 et le siège de Paris", slegato, ma originalmente pubblicato nella "Revue internationale de la Croix-Rouge" (aprile, 1953). Gigon, Fernand, The Epic of the Red Cross or the Knight Errant of Charity, traduzione dal francese di Gerald Griffin. Londra, Jarrolds, 1946. Gumpert, Martin, Dunant: The Story of the Red Cross. New York, Oxford University Press, 1938. Hart, Ellen, Man Born to Live: Life and Work of Henry Dunant, Founder of the Red Cross. Londra, Gollancz, 1953. Hendtlass, Willy, "Henry Dunant: Leben und Werk", in Solferino, pp. 37-84. Essen Cityban, Schiller, 1959. Hommage à Henry Dunant. Ginevra, 1963. Huber, Max, "Henry Dunant", in Revue internationale de la Croix-Rouge, 484 (aprile, 1959) 167-173. Traduzione di un breve bozza originalmente pubblicato in Germania nel 1928. Da "Nobel Lectures", Pace 1901-1925. 2 Prosegue il nostro viaggio nel mondo dei rifugiati. In questo numero parleremo dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l'organismo ufficialmente deputato ad occuparsi di questa problematica. Anche in questo numero ci occuperemo del problema dei rifugiati: questa volta dal "nostro" punto di vista, ovvero vedremo qual è il ruolo del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. 1) IL RUOLO STORICO DELLA CROCE ROSSA E DELLA MEZZALUNA ROSSA Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, avendo come base l'azione umanitaria, ha sempre considerato come propria la responsabilità di occuparsi delle vittime dei conflitti armati e dunque dei rifugiati e delle persone sfollate. Come punto culminante delle attività delle Società Nazionali danesi e svedesi in favore degli sfollati e dei prigionieri di guerra, durante la Prima Guerra Mondiale, il CICR, nel 1921, lanciò l'idea di un incontro internazionale a Ginevra delle organizzazioni impegnate negli aiuti ai rifugiati e agli sfollati della Russia, a seguito della quale, chiese la nomina da parte della Società delle Nazioni (le future Nazioni Unite) di un Commissario per coordinare le attività di assistenza internazionale e la protezione giuridica dei rifugiati. Il 27 giugno 1921, il norvegese Fridtjof Nansen, nominato Commissario per i rifugiati, creò un organismo consultivo composto da molte organizzazioni, tra cui la Croce Rossa. Questo fu l'inizio della collaborazione tra la Croce Rossa e le Nazioni Unite, sull'attività in favore dei rifugiati. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Croce Rossa era stata incaricata della distribuzione degli aiuti ai 30 o 40 milioni di persone sfollate, comprese quelle deportate in Germania nei campi di lavoro forzato, che c'erano in Europa, di cui la maggior parte o non possedeva alcun documento di riconoscimento, o non desideravano ritornare nel proprio Paese, o non lo potevano fare a causa di problemi politici. Per la prima volta il CICR ha distribuito i suoi "documenti di viaggio" che hanno permesso a persone sfollate o apolidi, di recarsi in un Paese d'asilo, o di rientrare nel proprio Paese. Nel 1947 viene istituita provvisoriamente una nuova organizzazione delle Nazioni Unite, l'Organizzazione Internazionale dei Rifugiati (OIR) che continuerà il lavoro del CICR e della Federazione. 2) RUOLO DEL MOVIMENTO La azione in favore dei rifugiati o delle persone che si trovano in una condizione simile, trova le basi nei sette Principi Fondamentali del Movimento. Alcune importanti risoluzioni adottate, hanno precisato le responsabilità che ricadono sul Movimento in questo campo. Rifugiati e richiedenti l'asilo, obbligati dal loro espatrio ad una situazione di totale dipendenza e disorientati nel Paese di accoglienza, non sempre ricevono il rispetto che meritano. I rappresentanti del Movimento Internazionale hanno la responsabilità specifica di controllare che essi siano pienamente rispettati innanzitutto come esseri umani. La situazione sociale e psicologica delle vittime di una catastrofe, comporta, in generale, la necessità di soddisfare dei bisogni primari (nutrimento, vestiario e alloggiamento), dei consigli, degli scambi di informazioni e il ricongiungimento familiare. In certe situazioni e certamente in ragione della situazione dei rifugiati e dei richiedenti l'asilo nei Paesi industrializzati, il ruolo della Croce Rossa va ben aldilà. Spesso sarà necessario un aiuto a comprendere meglio le differenti culture e società, o a soddisfare i bisogni specifici dei rifugiati e dei minori non accompagnati, o un aiuto nella comprensione delle leggi e delle procedure che regolano l'asilo e a meglio fare fronte al lungo periodo d'attesa per la determinazione dello status di rifugiato. La Croce Rossa può ugualmente aiutare chi non beneficia dello status di rifugiato a trovare un altro luogo ove emigrare. La Croce Rossa può giocare un ruolo "da avvocato", cioè può parlare in nome dei rifugiati o dei richiedenti l'asilo in una società in cui si sviluppano sempre più delle restrizioni governative e dei processi xenofobi. Può giocare un ruolo vitale sia a livello nazionale e sia a livello locale per aiutare la popolazione ad accettare dei rifugiati e dei richiedenti l'asilo. In ogni caso uno dei suoi obbiettivi è di aiutare il rifugiato a ritrovare la propria identità offrendogli la possibilità di parlare liberamente e di esprimere il proprio pensiero. Nel 1948, la XVII Conferenza Internazionale della Croce Rossa a Stoccolma, approvando il testo della "Linea di condotta della Croce Rossa Internazionale in materia di aiuto ai rifugiati", ha raccomandato (XXXI Risoluzione) "... in caso di bisogno, le Società Nazionali, includano nelle proprie attività, l'assistenza sociale alle persone apolidi, ai rifugiati ed alle vittime della guerra." Nel 1981, il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa si è attribuito un ampio mandato, dichiarando che esso deve (XXI Risoluzione della XXIV Conferenza Internazionale) "... in tutti i momenti essere pronto ad aiutare ed a proteggere i rifugiati, le persone sfollate e i rimpatriati ..." ed attuare "... un sostegno incessante e la collaborazione del Movimento Internazionale con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ...". Nel 1986, a Ginevra, nella XXXV Conferenza Internazionale viene riaffermato il mandato del Movimento (XVII Risoluzione) "... consapevole che il numero dei rifugiati, dei richiedenti l'asilo e delle persone sfollate è regolarmente aumentato durante i cinque anni passati, creando delle esigenze ancora maggiori nell'aiuto umanitario, ...". Queste risoluzioni, mettono in risalto la ferma determinazione del Movimento ad agire in favore dei rifugiati: intervenire energicamente in favore dei rifugiati, persone sfollate ed rimpatriati; cercare di ottenere un sostegno in materia di protezione giuridica dei rifugiati; fornire un aiuto d'urgenza e realizzare programmi di assistenza ; avere un'attenzione particolare ai problemi psicologici ed ai bisogni delle persone più vulnerabili, come i fanciulli; incoraggiare i rifugiati a ritrovare la propria autonomia nei campi, riducendo così il rischio della comparsa di una "sindrome da dipendenza" in seno alle popolazioni rifugiate; vegliare sulla sicurezza del rimpatrio volontario dei rifugiati; operare in cooperazione e in coordinazione con i governi, l'ACNUR e altre organizzazioni; prendere in considerazione i bisogni della popolazione locale nella regione di accoglienza dei rifugiati; fornire alle Società Nazionali una formazione adeguata ed delle informazioni; lottare contro la xenofobia e la discriminazione razziale; attuare un'azione in favore della pace e del rispetto dei Diritti dell'Uomo. L'ACNUR fa spesso riferimento a tre "soluzioni a lungo termine" per i rifugiati, per le quali il Movimento può impegnarsi in vario modo: rimpatrio volontario, integrazione sociale e sistemazione in un "Paese terzo". 3) RUOLO DEL CICR Anche se la protezione internazionale dei rifugiati è di competenza dell'ACNUR, il CICR ha un ruolo speciale in merito ai rifugiati che si trovano in una situazione di conflitto armato. Il D.I.U., non contempla in modo esplicito i rifugiati, ma la IV Convenzione di Ginevra del 1949, considera come criterio, il bisogno di proteggere la popolazione civile che non beneficia della protezione di alcuno Stato. Quindi, la protezione dei civili da parte del CICR è accordata a chi è in mano del nemico e a chi è colpito dalle ostilità. Nei casi ove i conflitti armati possono estendersi ai Paesi vicini, i rifugiati che vi si trovano, possono essere oggetto di attacchi armati. Sebbene tali rifugiati sono posti sotto la protezione dell'ACNUR, il CICR opera in concomitanza, in particolare modo nel caso di attacchi militari contro i campi di rifugiati nelle regioni di frontiera. Il CICR, come istituzione specificamente umanitaria, neutra ed indipendente, agisce alla luce delle Convenzioni di Ginevra del 1949 e dei Protocolli aggiuntivi del 1977, assicurando la protezione alle persone sfollate all'interno del proprio Paese, in ragione di un conflitto armato. Interviene ugualmente nel caso in cui le persone sia sfollate all'esterno del Paese a causa di un conflitto armato e non sono riconosciuti come rifugiati. Nel lavoro del CICR, il diritto d'iniziativa assume un significato particolare. Secondo il proprio statuto, il CICR ha un diritto d'intervento per ragioni umanitarie nei casi non contemplati dalle Convenzioni di Ginevra. Per le persone espatriate, sfollati all'interno, rifugiati, rimpatriati, il CICR, in collaborazione con le Società Nazionali, organizza dei censimenti, le ricerche, lo scambio delle informazioni e i ricongiungimenti familiari. 4) RUOLO DELLA FEDERAZIONE Il repentino aumento delle attività negli anni 80 e i nuovi sforzi di molte Società Nazionali, hanno inevitabilmente creato delle crisi nelle strutture esistenti ad ogni livello. La Federazione, in virtù del proprio statuto, ha creato nel 1985 un Dipartimento dei rifugiati e delle persone sfollate, che in cooperazione con altri Dipartimenti della Federazione, coordina le attività delle Società Nazionali riguardanti i rifugiati e i richiedenti l'asilo. Alcune attività della Federazione in questo settore sono: organizzare degli incontri regionali, anche di formazione, per le Società Nazionali; diffondere informazioni e i rapporti delle riunioni riguardanti il problema rifugiati, alle quali la Federazione partecipa in rappresentanza del Movimento; informare sui diversi aspetti del lavoro al seguito dei rifugiati e dei richiedenti l'asilo della Croce Rossa; lanciare degli appelli a livello internazionale per sostenere dei programmi di aiuto per le Società Nazionali che si occupano dei rifugiati e a distribuire i fondi raccolti; fornire dei delegati tecnici per assistere le Società Nazionali in materia di pianificazione, di funzionamento e di valutazione di una operazione di aiuto. 5) RUOLO DELLE SOCIETÀ NAZIONALI Molte Società Nazionali hanno stabilito proprie direttive generali come base per loro lavoro a favore dei rifugiati e dei richiedenti l'asilo, altre sono in procinto di farlo, stante la necessità di avere una solida base per la partecipazione a questo genere di compito. L'aumento rapido del numero di rifugiati e di richiedenti l'asilo, obbliga molte Società Nazionali a rispondere dapprima in modo pragmatico ed in seguito a formulare una politica vera e propria. Il ruolo delle Società Nazionali può essere molto vasto, comprendendo uno o più dei seguenti punti: apertura e gestione dei centri di accoglienza; protezione e cure mediche; lavori sociali durante il periodo di richiesta d'asilo e dopo che un certo status è stato accordato; corsi di lingua; programmi speciali per i fanciulli; aiuto all'impiego; aiuto nella ricerca di un alloggio; formazione professionale ed altre forme d'istruzione; programmi speciali per i gruppi vulnerabili; per esempio rifugiati e richiedenti l'asilo sofferenti in seguito a torture o altre forme di violenza; ricerche; messaggi familiari; ricongiungimenti familiari; aiuto per lasciare volontariamente il Paese; aiuto alla sistemazione in un altro Paese; aiuto al rimpatrio volontario; consigli giuridici.
4 "Da Castiglione a Solferino - Fiaccolata 2001" Sabato 23 giugno 2001 avrà luogo la nona edizione della Fiaccolata da Solferino a Castiglione. Sul sito www.micr.it (il dominio è nuovo ma anche il vecchio resta funzionante) potrete trovare le informazioni necessarie per organizzare la partecipazione alla manifestazione che verrà aperta Giovedì 21 alle ore 10 e chiuderà Domenica 24 nel pomeriggio (la scheda di partecipazione si apre con Acrobat 4). Il programma si svolgerà attraverso i quattro giorni come negli anni passati, ovvero gli elementi base sono: Accampamento "Lidia" per 800 persone Teatro Tenda per mensa ed intrattenimenti Competizione "Massimo Ghio" IV Edizione il venerdì 22/6 Corteo da Solferino a Castiglione IX Edizione il sabato 23/6 Novità sarà l'organizzazione di mini-conferenze "workshops" su argomenti ancora da decidere ma che verteranno sulle attività di Croce Rossa, i relatori saranno del Comitato Internazionale della Croce Rossa e della Federazione della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa di Ginevra oltre alla Croce Rossa Italiana. Gli incontri saranno tenuti nella giornata di Venerdì 22 e nelle mattine di Sabato 23 e Domenica 24, per un totale di 8 incontri di ore 1,30 per ogni argomento. Ai gruppi che si iscriveranno alla manifestazione verrà inviato il programma degli workshops e chi sarà interessato potrà iscriversi, i gruppi saranno composti da 20/25 persone ca. La segreteria del Museo (tel 0376-638505 Fax 0376 631107 E-mail
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) è a disposizione per fornire tutte le informazioni che verranno richieste.
5 Gentile Redazione Caffè Dunant, il Comitato Provinciale di Bergamo della CRI, nelle persone del Delegato Tecnico per il DIU Marcello Moro e dell'Istruttore Andrea Di Lascio, con la preziosa collaborazione dell'Unità Locale di Caravaggio, è impegnato ad organizzare un convegno di rilevanza nazionale sul tema delle attività umanitarie internazionali. Quello di quest'anno è il quarto appuntamento di un consolidato progetto partito nel 1998 con una giornata di studio sui fondamenti del diritto internazionale umanitario e continuato negli anni successivi con convegni sulla protezione dei civili nei conflitti armati e sull'assistenza ai profughi nei conflitti interni, che si sono distinti per la qualità dei relatori intervenuti e per lo spessore dei contenuti. E' nostra intenzione proseguire sulla scia di quanto fatto e cercare di migliorare ulteriormente, con la pubblicazione dei lavori conlcusivi del prossimo convegno, fissato per il giorno sabato 12 maggio 2001 in località Caravaggio (BG) presso il centro congressi della Banca di Credito Cooperativo. Durante il convegno verranno approfonditi aspetti funzionali delle attività umanitarie internazionali e delle organizzazioni non governative. La sessione mattutina è interamente dedicata a dottrine stimolanti e innovative: verranno affrontati tre argomenti, o per meglio dire, "risvolti" dell'assistenza umanitaria in ambito di conflitto armato, i temi saranno trattati da esperti di elevata preparazione e competenza. Il pomeriggio si articolerà in una serie di interventi sul tema della neutralità tenuti da alcune delle più attive e meritorie ong che di assistenza si occupano, concludendosi con un dibattito in merito agli argomenti esposti moderato dalla professoressa Venturini, che anche quest'anno ha voluto prestare la sua qualificata collaborazione. Alleghiamo il programma del convegno, specificando che potrebbe subire piccoli ritocchi nella forma ma è definitivo nella sostanza. Certi di fare cosa gradita, in attesa di una numerosa partecipazione, inviamo i nostri più cordiali saluti Marcello Moro - DT prov. per il DIU, Comitato Provinciale di Bergamo Andrea Di Lascio - Istruttore DIU Per iscrizioni inviare una mail all'indirizzo:
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, fornendo nome, cognome, recapito telefonico, comitato e componente di appartenza e specificando se si intende partecipare al pranzo (prezzo orientativo £ 35.000) Caravaggio (BG), sabato 12 maggio 2001 - ore 09.00 c/o Centro Congressi della Banca di Credito Cooperativo di Caravaggio vicolo San Carlo, 1
"una luce nell'oscurità: attività umanitarie internazionali e la realtà complessa delle ong"
"pro e contro della presenza delle ong in zone di conflitto" (relatori cd. tecnici)
- Gli effetti dell'assistenza umanitaria sul livello di conflittualità relatore: Gabriella Arcadu, Docente presso la Scuola di Studi Superiori "Sant'Anna", Pisa
- Le implicazioni socioeconomiche delle attività umanitarie relatore: Luca Manunta, Croce Rossa Italiana, istruttore DIU
- L'impatto ambientale delle attività umanitarie relatore: Massimo De Marchi, Osservatorio dei Balcani di Rovereto, ricercatore presso l'Università degli Studi di Pavia
pausa pranzo
tavola rotonda "le ong neutrali e non: una diversa strategia per perseguire un fine comune"
moderatore: prof.ssa Gabriella Venturini, direttore del Dipartimento Studi Internazionali dell'Università Statale di Milano intervengono:
EMERGENCY e la neutralità ad hoc relatore: Carlo Garbagnati, vice presidente Emergency e direttore della rivista omonima MSF e l'efficacia dell'indipendenza relatore: Alessandra Redondi, responsabile del personale MSF - CICR (titolo da definire) relatore: (da definire) ICS e la scelta di schierarsi relatore: Claudio Bazzocchi, responsabile della formazione ICS 6 ICRC NEWS ICRC NEWS n. 06 del 15 febbraio 2001 ** SHORT MENU.... GEORGIA: CICR RIPRENDE LE SUE ATTIVITA' UMANITARIE Nella valle Pankisi, tra il 1 e il 9 febbraio, il CICR ha distribuito 7500 coperte ai rifugiati Ceceni e alle famiglie locali ospitanti, per aiutarli a superare il freddo inverno. INDIA: RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI PER LE VITTIME DEL TERREMOTO A seguito del terremoto che ha sconvolto lo stato indiano del Gujarat due settimane fa, la Croce Rossa Indiana, con il supporto del CICR, ha messo su un programma di assistenza alle vittime per inviare messaggi ai membri familiari in altre regioni dell'India o all'estero. ETIOPIA/ERITREA: CICR RIMPATRIA ETIOPI DALL'ERITRA Il 9 febbraio circe 570 persone di origine etiope, sono state rimpatriate dall'Eritrea sotto gli auspici del CICR. ICRC NEWS n. 07 del 22 febbraio 2001 ** SHORT MENU.... SIERRA LEONE: CROCE ROSSA ASSISTE 12000 SFOLLATI ALL'INTERNO DEL DISTRETTO DI KAMBIA Il CICR e la Croce Rossa della Sierra Leone (SLRCS) hanno distribuito aiuti a circe 12000 sfollati all'interno che hanno recentemente lasciato il distretto di Kambia. Oltre 2000 famiglie che risiedono in differenti villaggi della penisola Lungi hanno ricevuto materiale da riparo, coperte, materassi, secchi, pentole e saponi. AFRICA OVEST: CICR INIZIA OPERAZIONI AEREE IN SIERRA LEONE, GUINEA E LIBERIA Il CICR inizierà a breve le operazioni aeree per facilitare le attività umanitarie in Sierra Leone, Guinea e Liberia. ANGOLA: CICR VISITA I DETENUTI DI SICUREZZA Il 15 febbraio il CICR ha visitato un gruppo di 19 detenuti nella base militare di Catumbela, vicino Lobito, a seguito del conflitto tra le forze armate angolane e il movimento Unità. NIGERIA: CICR FIRMA ACCORDO CON ECOWAS Il 15 febbraio il CICR ha concluso un accordo di cooperazione con l'"Economic Community of West African States" (ECOWAS) a Abuja, in Nigeria. BOSNIA-ERZEGOVINA: EX-AVVERSARI SEGUONO CORSO DI FORMAZIONE Un corso di cinque giorni si svolge attualmente a Jahorina per gli ufficiali dell'esercito della Rupubblica Srpska (VRS) e l'esercito della Federazione di Bosnia-Erzegovina (AFBiH) con il supporto del CICR. ICRC NEWS n. 08 del 1 marzo 2001 ** SHORT MENU.... INDONESIA: AIUTI ALLE VITTIME DELLE VIOLENZE INTERETNICHE IN BORNEO Con il supporto del CICR, la Croce Rossa Indonesiana ha assistito gli sfollati che sono sfuggiti alle violenze tra gli indigeni Dayaks e Madurese stanziati nella provincia di Kalimantan, nell'isola di Borneo. LIBERIA: AIUTI AGLI SFOLLATI CHE TORNANO A CASA Dopo otto anni della guerra iniziata 1989 che ha causato numerose morti e sofferenze, migliaia di persone che avevano lasciato la propria casa, vi fanno ritorno. SECONDO ANNIVERSARIO DEL TRATTATO DI OTTAWA - EFFETTI NEL MONDO Dopo due anni dell'entrata in vigore del trattato di Ottawa sulla messa al bando delle mine antiuomo, gli sforzi per liberare il mondo da questa orribile arma, hanno iniziato a mostrare i risultati. Oggi, l'uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento delle mine antiuomo è divenuto illegale in circa due terzi dei governi del mondo. Casi studio: Rapporti dai campi minati - Bosnia, Albania e Afganistan due anni dopo Ottawa. Bosnia-Erzegovina - Il problema delle mine da cinque anni in Albania - la persistente tragedia delle mine. Vittime delle mine in Afganistan - la continua sofferenza. ICRC NEWS n. 10 del 15 marzo 2001 ** SHORT MENU.... AFGHANISTAN: RISPOSTE ALLA CRISI Un recente aggiornamento sulle operazioni del CICR in Afganistan descrive una profonda crisi umanitaria nel Paese dopo due decadi di guerra, una serie di siccità e inverni mortali. REPUBBLICA FEDERALE DI IUGOSLAVIA: DETENUTI RILASCIATI PER L'AMNESTIA TORNANO A CASA Il 10 marzo, i delegati del CICR hanno organizzato il successivo trasferimento di circa 100 ex-detenuti dalla Serbia verso le loro case in Kosovo - il terso gruppo rilasciato in seguito all'amnistia del parlamento Iugoslavo. EX-REPUBLLICA IUGOSLAVA DI MACEDONIA: SOCCORSI DI EMERGENZA PER SFOLLATI ALL'INTERNO Negli ultimi giorni, il CICR e la Croce Rossa Macedone hanno distribuito cure di emergenza a circa 500 villaggi degli 800 colpiti dagli scontri tra le forze di sicurezza e i gruppi armati etnici albanesi nella regione Crna Gora della ex-repubblica iugoslava di Macedonia. REPUBBLICA FEDERALE DI IUGOSLAVIA: DISTRIBUZIONE DI SOCCORSI NELLA VALLE PRESEVO Il CICR ha completato da poco la distribuzione di soccorsi di emergenza per i civile pesantemente colpiti dalle tensioni scoppiate nel sud della Serbia. BRASILE: CORSO DI FORMAZIONE PER UFFICIALI DI POLIZIA La delegazione del CICR di Brasilia ha da poco concluso un corso di formazione per 22 ufficiali di polizia della America Latina come istruttori in diritti umani e diritto internazionale umanitario, con particolare attenzione agli aspetti legati al loro ruolo. ALLEGATO |