19 APRILE 2002 nr. 91 Notiziario a cura del Museo Internazionale Croce Rossa Castiglione delle Stiviere (MN) ---------------------------------------------------------------------------------- 1- CICRnews nr. 16 del 18 aprile 2002 Notizie in breve Traduzione non ufficiale di M.Grazia Baccolo 2- dal CICR News 16 del 18 aprile 2002 ISRAELE, i territori occupati e i territori autonomi <Il CICR domanda alle autorità israeliane di lasciare entrare le squadre di soccorso straniere nel campo di Jénin> (la notizia è riportata per espeso) Traduzione non ufficiale di Sabrina Bandera 3- dal CICR News 15 dell'11 aprile 2002 ISRAELE, i territori occupati e i territori autonomi. <Recenti attività del CICR in Cisgiordania> (la notizia è riportata per esteso) Traduzione non ufficiale di Sabrina Bandera
1- CICRnews nr. 16 del 18 aprile 2002 Notizie in breve ISRAELE, i territori occupati e i territori autonomi Il CICR domanda alle autorità israeliane di lasciare entrare le squadre Di soccorso straniere nel campo di Jénin Il CICR ha domandato, il 17 aprile, alle autorità israeliane di concedere L'accesso immediato al campo di rifugiati di Jenin alle squadre di soccorso Straniere affinchè esse possano aiutare a ripulire dalle macerie. (la traduzione di questa notizia per esteso è riportata al punto nr.2) SUDAN : Numero recorso di pazienti all'ospedale di Lopiding L'ospedale di Lopiding del CICR assicura dal 1987 il trattamento chirurgico Dei feriti di guerra provenienti dal sud Sudan. Situato nella piccola Città di Lokichokio (Kenia) a qualche chilometro dalla frontiera Sudanese, la struttura è il più grande ospedale da campo del mondo. NEPAL : Aiuti del CICR alle vittime del conflitto Il CICR ha fornito, il 12 aprile, i soccorsi chirurgici e medici a due Ospedali di Nepalgunj (distretto di Banke) e a un posto di sanità del Distretto di Dailekh. AFGANISTAN : Prossima ripresa del programma veterinario. Un veterinario del CICR ha appena terminato una valitazione Di quattro settimane sulla situazione del bestiame in Afganistan VENEZUELA : Il CICR e la Croce Rossa Venezuelana fanno fronte agli urgenti bisogni A seguito degli scontri sulle strade avvenuti la settimana scorsa a Caracas che hanno causato 50 morti e più di 100 feriti, la Croce Rossa venezuelana e il CICR sono intervenuti rapidamente per portare una assistenza medica alle vittime. AMERICA LATINA : Cinque nuovi paesi si impegnano nel progetto : <Esploriamo il Diritto Umanitario> Cinque nuovi paesi - El Salvador, Guatemala, Honduras, Peru e Venezuela - Si sono uniti al Cile e Uruguay nel gruppo dell'America Latina che Metteranno in opera il progetto educativo <Esploriamo il Diritto Umanitario ICRC Media Services e-mail address:
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@@@@@@@@@@@@@@@@@ CICR News 02/16 del 18 aprile 2002 ISRAELE, i territori occupati e i territori autonomi <Il CICR domanda alle autorità israeliane di lasciare entrare le squadre di soccorso straniere nel campo di Jénin> Il CICR ha chiesto, il 17 aprile, alle autorità israeliane di accordare l' accesso immediato al campo dei rifugiati di Jenin a delle squadre di soccorso straniere, affinché esse possano aiutare a sgomberare le macerie. Delle squadre di Germania, Francia, Norvegia, Svizzera e Turchia e di altri paesi hanno già offerto i loro servizi. Delle équipes del CICR e della Mezzaluna Rossa palestinese lavorano nel campo dal 15 aprile, dopo aver dovuto attendere, pronte ad intervenire, per 6 giorni nella città di Jenin. Alcune parti del campo danno l'impressione di essere state colpite da un terremoto. "In virtù del diritto internazionale umanitario, le autorità israeliane devono vegliare a che la popolazione del campo riceva delle cure mediche e un aiuto umanitario", ha dichiarato René Kosirnik, capo della delegazione del CICR a Tel Aviv. "Esse devono ugualmente garantire un ambiente di lavoro sicuro per i membri delle organizzazioni umanitarie e i soccorritori. E' essenziale liberare immediatamente le persone bloccate sotto le case crollate". Occorrono urgentemente un equipaggiamento specializzato e le competenze necessarie per togliere le macerie. Il lavoro che consiste nell'estrarre le persone sepolte sotto le macerie, e di cui alcune possono essere ancora in vita, è manifestamente superiore alle possibilità delle squadre mediche del CICR e della Mezzaluna Rossa palestinese. Numerose visite effettuate nel campo durante i tre ultimi giorni hanno permesso alle équipes del CICR e della Mezzaluna Rossa palestinese di valutare in maniera indipendente la situazione e di evacuare nove persone ferite o malate. Il loro lavoro è stato tuttavia rallentato dai cumuli di macerie. Le équipes della Mezzaluna Rossa palestinese hanno anche installato nel campo una postazione di primo soccorso dove gli abitanti possono ricevere cure o consigli. Oltre alle ricerche e ai soccorsi, occorre poter fare arrivare dell'acqua, dei viveri e dei medicinali per gli abitanti del campo. In coordinamento con l'Ufficio di soccorso e lavoro delle Nazioni Unite (UNRWA), che ha per mandato di occuparsi della popolazione rifugiata, i delegati del CICR hanno fornito riserve d'acqua e viveri per circa 600 persone. Inoltre, l'ufficio del CICR a Jenin ha rafforzato le sue attività di ricerca, al fine di trattare le domande provenienti dalle persone che volevano sapere che cosa era successo ai loro parenti con i quali avevano perso ogni contato. @@@@@@@@@@@@@@@@@@ CICR News 02/15 dell'11 aprile 2002 ISRAELE, i territori occupati e i territori autonomi. Recenti attività del CICR in Cisgiordania La situazione umanitaria in Cisgiordania è rimasta un soggetto di viva preoccupazione umanitaria nel corso degli ultimi giorni, soprattutto a Nablus e Jenin, dove le squadre di primo soccorso del CICR e della Mezzaluna Rossa palestinese non hanno avuto che un accesso estremamente limitato, per non dire inesistente, ai feriti e ai malati. Di conseguenza, molti feriti e malati sono rimasti senza cure. Anche i civili hanno subito le conseguenze della distruzione delle reti elettriche e dell'acquedotto, così come del coprifuoco. Allorché il coprifuoco è stato alla fine tolto a Ramallah, Tulkarem, Qalqilya e in alcune zone di Betlemme il 9 aprile, le persone rimaste confinate in casa da diversi giorni sono uscite per approvvigionarsi di cibo e di altri oggetti di prima necessità Al 10 aprile sei delegati del CICR si trovavano a Jenin, due a Nablus, quattro a Ramallah, due a Betlemme e uno a Hebron, oltre al personale regolare del CICR a Gerusalemme, nella striscia di Gaza e nella delegazione di Tel Aviv. Malgrado le difficoltà che comprendevano dei severi divieti dettai da ragioni di sicurezza, il CICR ha potuto perseguire le sue attività. Le situazioni seguenti ne sono degli esempi: Nablus Dei violenti combattimenti sono scoppiati l'8 aprile. Tre ambulanze sono state colpite da dei colpi il mattino, ma nessun ferito è stato segnalato. Due altre ambulanze hanno dovuto ritornare alla loro base dopo colpi di avvertimento nella loro direzione. Di conseguenza, tutti i movimenti di ambulanze sono stati sospesi fino al pomeriggio. Le squadre della Mezzaluna Rossa hanno a quel punto condotto in ospedale una cinquantina di feriti della città vecchia. Il 9 aprile il CICR ha facilitato l'evacuazione di 25 feriti e di 10 morti dall'ospedale da campo che era stato installato in una moschea poco prima dell'inizio dei combattimenti. Delle medicine e del materiale medico sono state consegnati al dispensario. Il 10 aprile dei delegati del CICR hanno fornito dei soccorsi medici all' ospedale di Rafidia che era sprovvisto di cibo e di ossigeno (sono stati riforniti anche gli ospedali di Allttihad, Watani e St Luke). Un neurochirurgo del CICR procede a degli interventi chirurgici all'ospedale di Rafidia dal mese di febbraio. La sua missione faceva parte, in origine, di un progetto di tre mesi (al quale partecipavano anche tre svizzeri e un australiano) destinato ad assicurare a dei chirurghi palestinesi in Cisgiordania e nella striscia di Gaza un corso di formazione sul posto in chirurgia cardio-vascolare, facciale, ortopedica e neuro- tramautologica. Tuttavia, dall'inizio dell'ultima ondata di violenza, egli gestisce le urgenze con i chirurghi palestinesi. Il 9 aprile un camion del CICR - che trasportava tende, coperte, taniche e altri articoli per le attività domestiche - è arrivato a Nablus. Questi soccorsi saranno distribuiti attraverso la rete della Mezzaluna Rossa palestinese a delle famiglie le cui case sono state distrutte negli ultimi giorni. Questa azione fa parte del programma del CICR destinato a venire in aiuto degli abitanti della Cisgiordania e della striscia di Gaza le cui case sono state distrutte dalle Forze di difesa israeliane. La moschea trasformata in dispensario ha ricevuto dei nuovi soccorsi il 10 aprile. Anche se delle ambulanze hanno potuto circolare liberamente fuori dalle zone di combattimento, alcuni corpi devono essere ancora recuperati nel campo di Balata. Benché non sia stato possibile procedere ad una vera e propria valutazione, esistono dei motivi di viva inquietudine quanto alle riserve di viveri, di acqua e di elettricità nella città vecchia e nella parte moderna di Nablus, così come nei campi dei rifugiati. Jenin L'8 aprile il CICR ha negoziato l'entrata di tre ambulanze della Mezzaluna Rossa palestinese nel campo dei rifugiati di Jenin, ma ciascuna di esse è stata autorizzata ad evacuare un solo paziente. Il personale del CICR stesso non ha potuto accedere al campo. Dei collaboratori del CICR hanno nondimeno ottenuto dalle autorità israeliane che due pazienti dializzati potessero essere portati all'ospedale di Jenin, ospedale a cui è stato fornito anche del cibo. Al momento dello scoppio della violenza il 9 aprile il CICR ha preso delle disposizioni con le autorità israeliane e palestinesi per apportare un aiuto medico alle persone che si trovavano all'interno del campo dei rifugiati. Si trattava in particolare di scortare le ambulanze. A seguito di intensi negoziati con le autorità israeliane, 11 delegati del CICR e 10 ambulanze della Mezzaluna Rossa palestinese così come altre organizzazioni erano a disposizione dal mattino alla sera. Tuttavia una nuova escalation della violenza ha fatto fallire tutti i tentativi di entrare nel campo. La situazione in materia di sicurezza era estremamente preoccupante a Jenin il 10 aprile, soprattutto nel campo dei rifugiati. La sede della Mezzaluna Rossa palestinese nella città è stata attorniata da dei tanks, che non hanno permesso alcun movimento, né in entrata né in uscita, delle squadre di soccorso e delle ambulanze. Le équipes del CICR e della Mezzaluna Rossa palestinese sono riuscite ad aiutare centinaia di donne, bambini e persone anziane a lasciare il campo alla ricerca di un luogo più sicuro. L'Ufficio di soccorso e di lavoro delle Nazioni Unite per i rifugiati in Palestina ha fornito loro oggetti di prima necessità. Durante la giornata del 10 aprile, sei membri del personale medico della Mezzaluna Rossa palestinese sono stati arrestati (tre sono stati liberati la sera stessa) e - in vari incidenti - una ambulanza della Mezzaluna Rossa palestinese e due veicoli del CICR sono stati danneggiati dai tanks. Durante il corso della settimana, un chirurgo di guerra del CICR a Gerusalemme ha ricevuto un appello urgente da un chirurgo dell'ospedale di Jenin, il quale ha raccontato che nessuno dei medici presenti era in grado di operare un uomo che era stato colpito da un proiettile alla testa. Non potendo arrivare all'ospedale, il chirurgo ha dato per telefono, punto per punto, al suo collega tutte le informazioni a riguardo dell'operazione. Ramallah Dell'ossigeno e altri soccorsi medici sono stati forniti agli ospedali di Ramallah molte volte durante gli ultimi giorni. Il CICR ha anche trasportato dei soccorsi medici dai depositi del Ministero della sanità a Ramallah agli ospedali di Beitjala, Hebron e Tulkarem. Delle ambulanze della Mezzaluna Rossa palestinese hanno potuto spostarsi in città, grazie agli accordi presi dal CICR con le autorità israeliane. I negoziati proseguono con le autorità israeliane per permettere la raccolta della spazzatura che si accumula nelle strade, prima che la stessa non rappresenti un serio rischio per la salute della popolazione. Lo stesso problema esiste in tutte le città della Cisgiordania. Betlemme Le équipes del CICR hanno consegnato viveri e riserve di sangue all'ospedale di BeitJala e si sono recate nei villaggi attorno a Betlemme allo scopo di stabilire delle liste in vista di future distribuzioni. L'8 aprile il coprifuoco è stato levato per quattro ore . ad eccezione della zona attorno alla Basilica della Natività, durante le quali - dopo aver preso accordi con le autorità israeliane - le équipes del CICR hanno potuto distribuire viveri, raccolti da una associazione caritatevole locale, a persone che non avevano più riserve di cibo da sei giorni. Questa azione è stata condotta con delle misure di sicurezza estremamente severe. Il 10 aprile dei viveri e della farina donati localmente sono stati consegnati dal CICR in diversi quartieri di Betlemme, compresa la città vecchia, e dei soccorsi medici sono stati forniti a diversi ospedali. Tulkarem Quattordici camion carichi di cibo, dono di organizzazioni arabe israeliane, sono stati distribuiti in città e con l'aiuto del CICR 23 casi medici sono stati evacuati congiuntamente con il Magen David Adom. Valle del Giordano L'8 aprile due camion del CICR che trasportavano viveri e farina hanno distribuito soccorsi a 250 famiglie in quattro villaggi isolati della valle del Giordano. Altri sviluppi Un progetto del CICR ("Richiesta di notizie") è stato predisposto a partire dal 7 aprile per aiutare le persone della Giordania a restare in contatto con i loro parenti in Cisgiordania, poiché i mezzi normali di comunicazione non funzionano più. Una decina di famiglie ha già beneficiato di questo servizio, che dovrà essere esteso ad altri paesi. |